Enzo Maresca proverà a dare il massimo, in quelle che saranno le sue ultime due partite con la maglia del Palermo. Nel corso della conferenza stampa odierna, infatti, l'esperto centrocampista rosanero ha parlato anche del suo futuro, che quasi certamente sarà lontano dalla Sicilia, proprio in un momento in cui, complice anche la situazione disperata di classifica, Ballardini si è rivolto alla sua esperienza per dare l'ultimo assalto alla salvezza: "In questo momento penso solo alla nostra situazione come squadra, mancano due partite e c'è poco tempo per pensare alla mia di situazione. Credo sia stata palese la mia situazione in tutto l'anno, non c'è nessun sentimento di rivincita. A 36 anni ho poche rivincite da prendere. Ho sempre saputo cosa posso dare e non c'è nessuna voglia di rivincita. Solo una continua prova di essere all'altezza. Il giorno che non mi sentirò all'altezza sarà giusto mettersi da parte".
Un addio che poteva consumarsi già all'inizio del 2016, quando Maresca era finito fuori rosa e sul mercato. Ma alla fine l'ex juventino è rimasto a Palermo, nonostante qualche alterco con Ballardini che è stato messo da parte per il bene della squadra: "A gennaio speravo in qualcosa che non è arrivata, qui è cambiata la situazione e sono rimasto. Con Ballardini ci siamo ritrovati a Coccaglio e tutti gli scontri sono stati messi da parte per fare il miracolo. Ci crediamo assolutamente. Al futuro ci penso, ma per prima cosa siamo tutti concentrati verso un obiettivo per il quale tutto ci davano per spacciati. Si fanno tanti calcoli, ma dobbiamo pensare a fare sei punti. Sicuramente andiamo a Firenze con l'idea di poter vincere, perché se vogliamo avere speranze serve fare risultato".
Per Maresca la prossima domenica sarà speciale, visto che segnerà il suo ritorno da avversario a Firenze. Con la maglia viola ha vissuto un'annata intensa, mentre è stata più lunga la storia d'amore che ha legato la Fiorentina a un suo illustre compagno di squadra, Alberto Gilardino: "Ho fatto una stagione intensa a Firenze, importante, nella quale al primo anno di Serie A ci siamo salvati. Sono rimasto legato a quell'ambiente, ne sono riconoscente. Tant'è che dopo la rescissione con l'Olympiakos sono tornato da loro per allenarmi. Gilardino non mi sta sorprendendo. La sua virtù principale è quella di essere un bravissimo ragazzo, prima che un campione. C'è stato un momento in cui è stato utilizzato meno, ma fa parte del nostro mestiere".
Il Palermo è praticamente costretto a vincere proprio sul campo della Fiorentina. In caso di sconfitta o di pareggio al "Franchi", infatti, lo scontro diretto dell'ultima giornata tra Udinese e Carpi potrebbe portare ad un "biscotto" tra i due club. Ma Maresca non vuole pensarci ed esclama: "Se anche ci fosse un biscotto, la retrocessione sarebbe comunque colpa nostra".