La prima volta non si scorda mai. Lo canta Enrico Ruggeri nella sua ennesima avventura a Sanremo, ma deve averlo pensato anche Giovanni Bosi. Non più l'allenatore della formazione Primavera del Palermo, ma il capo allenatore di una squadra che domani scenderà in campo per ottenere, contro il Torino, quei punti necessari per proseguire la corsa verso la salvezza: "La cosa principale è la partita di domani. C’è stata un’emergenza dettata dalla partenza del mister, qui mi sono trovato nel migliore dei modi col settore giovanile e mi è sembrato normale rendermi utile. Quel che conta è esclusivamente la partita, che arriva in un momento importante. Sarei molto presuntuoso se potessi pensare di dare qualcosa in due giorni, posso solo promettere voglia ed entusiasmo. Questo è quel che cercherò di trasmettere, così come un po’ di tranquillità. Mentirei se dicessi di essere emozionato. Sono concentrato perché la Serie A non è la Primavera. Dobbiamo lavorare sulla parte mentale per dare un po’ di tranquillità, la squadra sta bene dal punto di vista fisico. Ho cercato di far le cose nel miglior modo possibile, non diversamente da come faccio in Primavera".
Bosi non vuole pensare di ritrovarsi alla guida di un Palermo in crisi, visto che gli ultimi risultati parlano di una squadra che in sei partite ha ottenuto due successi e altrettanti pareggi, avvicinandosi in maniera chiara alla soglia dei 35-40 punti, che serviranno per garantirsi un altro anno in serie A: "Va dato atto a questi ragazzi di essere sulla strada giusta. Non è semplice dopo tutti questi cambiamenti. Dobbiamo dar battaglia per avere un futuro roseo. Nel calcio bisogna essere concreti e lavorare, in una situazione del genere ancor di più. Pensare che questa situazione possa essere la migliore per me è l’ultimo dei miei pensieri, mi gratifica il lavoro con la Primavera e non cerco glorie effimere. Il mio unico pensiero è la partita col Torino, non guardo al di là del mio naso".
C'è da affrontare un Torino in calo di rendimento ma sempre pericoloso, perciò Bosi vuole vedere il miglior Palermo possibile contro i granata: "Il Torino mi preoccupa per la qualità della squadra. Ha buoni giocatori e un grande allenatore, una squadra importante che sta attraversando un momento di difficoltà. Dobbiamo essere bravi ad approfittarne. Stimo molto Ventura, è sempre in grado di inventarsi qualcosa di interessante. Sarei stupido a pensare di stravolgere in due giorni l’identità di una squadra che ultimamente ha ottenuto buoni risultati. Il mio approdo è stato improvviso, ci siamo preparati semplicemente per la partita che è l’unico obiettivo. Poi il resto si vedrà con calma. Questo è il momento meno indicato per le chiacchiere, bisogna lavorare perché questa partita può cambiare in meglio il nostro finale di stagione. Bisogna cercare di arrivare a domani nel miglior modo possibile. Le qualità dei giocatori le conosciamo, dobbiamo solo approcciare bene la partita. D’altronde abbiamo una buona base, un gruppo sano".