Giuseppe Iachini, intervenuto in sala stampa in vista della sfida impegnativa di domani contro l'Inter, ha parlato della gara nella quale i rosanero sfideranno una delle squadre che lotterà per lo scudetto. L'allenatore del Palermo, reduce dalla vittoria di Bologna, sa che è una sfida quasi proibitiva, ma è comunque fiducioso che la sua squadra possa ripetere la prestazione dell'ultima gara.

"Dobbiamo dare continuità al nostro lavoro. Non abbiamo avuto fortuna prima della sosta, ora però sappiamo di dover affrontare una squadra di caratura elevata. L’Inter è una squadra esperta, forte fisicamente. Mancini l’ha costruita a sua immagine e in questo percorso di un anno ha avuto modo di plasmarla. Le caratteristiche di questa squadra ci fanno capire che sarà una partita difficile, ma il Palermo deve affrontarla con entusiasmo per fare la partita perfetta. All'inizio ci mancava il centravanti e abbiamo lavorato su Trajkovski e Quaison, dopo l'infortunio di Djurdjevic ci è rimasto il solo Gilardino che a Bologna l'ho visto a buon punto".

Domani sera potrebbe esserci qualche sorpresa di formazione, tra le quali lo schieramento di Jajalo come mezz'ala e le conferme di Andelkovic e Maresca: "Per Jajalo verificheremo questa opportunità nell’allenamento di oggi, anche perché dobbiamo valutare qualche acciacco da Bologna. Noi avevamo la necessità di far inserire anche i nuovi arrivati. Hanno fatto delle buone gare, in altre circostanze c’è stata qualche sbavatura, ma nel loro percorso di crescita ci può stare. Contiamo di poter avere vantaggi nel momento in cui c’è bisogno dei ragazzi che già conosciamo come Andelkovic e Maresca".

La certezza è Stefano Sorrentino, autore di una grandissima gara contro il Bologna: "Per noi è sempre stato un portiere regolare. È un giocatore importante e d’esperienza, una delle chiocce del gruppo, e ha sempre avuto un rendimento costante. Ogni tanto, così come Buffon alla Juventus e Handanovic all’Inter, è chiamato ad interventi importanti".

Infine, Iachini troverà una corazzata guidata da colui che l'ha costruita, Mancini e soprattutto un suo vecchio pupillo, Mauro Icardi: "L’Inter è forte ovunque. In difesa e a centrocampo ha forza ed esplosività, in attacco ha giocatori di grande spessore tecnico e bravissimi nell’uno contro uno. Se la giocano per lo scudetto, Mancini ha dato la sua mentalità e servirà la partita perfetta, senza essere passivi. Se si va a fare una partita senza creare presupposti per fare gol è difficile fare anche solo un 1-0. In questa categoria bisogna segnare anche solo per pareggiare. Icardi è uno dei giovani che ho avuto il piacere di far esordire in prima squadra. Faceva intravedere le sue qualità, segnò subito al suo esordio, ma già si capiva che giocatore fosse. Con lui ho avuto un ottimo rapporto, sono contento per le soddisfazioni che s’è tolto. Spero domani non faccia vedere quel che sa fare".