James Pallotta ha risposto tramite l'account ufficiale Facebook del club alle domande dei tifosi giallorossi. Si inizia subito sullo sciopero indetto dalla Curva Sud per protestare contro la divisione del settore per motivi di sicurezza: "Ho sempre detto che il cuore e l’anima della Roma è la Curva Sud. Basta guardare il nostro piano del nuovo stadio dove la Curva Sud ha la sua propria sezione da 14.000 posti ed è parte integrante del tessuto del nuovo stadio. Noi non possediamo l’Olimpico e non possiamo prendere alcuna decisione in materia di sicurezza. Detto questo stiamo discutendo da quando sono state apportate le modifiche per trovare una soluzione. La polizia ha chiesto scale e cancelli di sicurezza per essere liberi, non vogliono razzi e bombe. Alla polizia vanno bene canti e bandiere. E ‘frustrante che i nostri tifosi pensino che non abbiamo una visione della situazione e che non abbiamo lavorato dietro le quinte per rimediare. Voglio sottolineare che stiamo lavorando sodo dietro le quinte e non pensiamo che sia opportuno discutere di tutte le possibili soluzioni pubblicamente. Ho sempre detto che i nostri tifosi sono la parte più importante della nostra squadra e questo non è cambiato. Sono dispiaciuto però che, mentre cerchiamo di trovare una soluzione, la squadra in campo ha dovuto fare a meno dal sostegno allo stadio. Giuro sulla tomba di mio padre che stiamo lavorando per aiutare la Curva. Ho ricevuto diversi di questi messaggi, cari saluti dal fottuto presidente!. Ho sempre sostenuto la Curva. Sempre. So che la Curva Sud è il cuore e l’anima e mi sento deluso del fatto che il cuore e l’anima sono state strappate via dal corpo della Roma. Non la sto strappando io, né ho avuto o ho intenzione di farlo. Sono frustrato e non sono sicuro che quello che chiunque pensa che io possa fare per questa situazione non sia sotto il mio controllo. Sto provando a trovare una soluzione e lavorando più duramente per una soluzione più di quanto voi possiate pensare. I suggerimenti sono benvenuti, ma sottolineo che continuerò a lottare contro quelli che causano problemi”.
Tra i temi principali, il futuro di Alessandro Florenzi, Pallotta lo ha eletto nuova bandiera della Roma, la carriera di Florenzi dunque ricalcherà quella di Totti e De Rossi: “Non c’è discussione, abbiamo sempre voluto che rimanesse a Roma per sempre come Daniele e Francesco e intendiamo tenerlo qui. Lui è Romano. Derby senza curve? Sarei molto deluso se i nostri tifosi non ci fossero per il derby. Penso che ci sia una possibilità che possa sedermi io da solo nella Curva Sud, con una bandiera e un cartello”. lI presidente giallorosso risponde con una battuta a chi, nella live chat su Facebook, gli chiede di candidarsi per il Campidoglio dopo le dimissioni di Marino: "È più facile che fare il Presidente della Roma? Non è cambiato nulla, il progetto è già stato approvato dal Comune. Consegneremo altri dossier nel prossimo mese alla Regione”.
La Roma dal 2011 è passata dalla posizione 14 alla 59 nel ranking UEFA: "Tre anni fa, quando sono diventato presidente, ho detto che avevamo un piano di 5 anni. Abbiamo cominciato a fare cambiamenti due anni e mezzo fa. Da questi cambiamenti in poi, ci siamo qualificati due volte per la Champions League e abbiamo iniziato a costruire una squadra più che adatta per vincere lo scudetto. Continuiamo a investire nei giovani, ora e più avanti, per costruire squadre da titolo per il futuro".