Roma in crisi e senza attacco? Possibile, ma meglio non fidarsi. Anche perché se non sei al top e attraversi un momento tutt’altro che esaltante, devi esclusivamente concentrarti sui tuoi problemi e sui rischi che ne possono derivare. Il Palermo continua a lavorare in vista del prossimo impegno di campionato contro i giallorossi, reduci dalla clamorosa debacle in casa del Bate Borisov in Champions League. Un tonfo inatteso che ha scosso l’ambiente capitolino e che non ha certo lasciato indifferente quello rosanero, anche se in quest’ultimo caso con il distacco di chi vede nell’undici di Garcia un mero avversario da battere.
L’attacco giallorosso sarà privo di Totti e Dzeko, anche se il recupero di Iago Falque e la ritrovata vena realizzativa di Gervinho possono rappresentare un pericolo certamente da non sottovalutare. Senza dimenticare l’apporto garantito da Iturbe e Salah. Peraltro, se Sorrentino e compagni hanno bisogno dei tre punti per evitare drastiche conseguenze (al momento più il ritiro che un esonero, ma con Zamparini non si può mai sapere), ai vice campioni d’Italia una vittoria tornerebbe utilissima per ritrovare il morale e, soprattutto, per continuare l’inseguimento al duo di testa formato da Inter e Fiorentina.
La Roma non sarà quella ammirata contro il Carpi, al netto delle abissali distanze tecniche che la separano dalla truppa affidata in settimana a Beppe Sannino, ma non è neppure la formazione priva di identità e raziocinio tattico vista nei primi trenta minuti della trasferta bielorussa. Se Iachini sa di essere all’ultima spiaggia o quasi, non troppo diversa è la posizione di Rudi Garcia; il francese sa di giocarsi molto già in questa fase iniziale della stagione, peraltro i rumors su possibili approdi a Trigoria iniziano a susseguirsi: i nomi di Ancelotti e Montella rischiano di agitare i sogni del tecnico di Nemours.