Il clima in casa Palermo non è dei migliori, ma Beppe Iachini sa che è necessario portare la calma, in vista di un paio di partite che rischiano di acuire la crisi dei rosanero. Prima il Torino all'Olimpico, poi la Roma al 'Barbera' con la pausa per gli impegni delle Nazionali alle porte. 180 minuti fondamentali, in vista dei quali il tecnico della formazione siciliana ha la ricetta giusta: "Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, non si può pensare di vincere tutte le partite o di fare sempre risultato positivo. Stiamo lavorando per crescere, abbiamo fatto sette punti e ci sono ancora tante partite. Nelle ultime gare abbiamo commesso l’errore di allungarci troppo e di dare troppo spazio agli avversari, ma siamo la squadra che corre più di tutti. Dobbiamo correggere qualche automatismo”.

La sfida contro il Torino può far paura, viste le qualità presenti nella rosa a disposizione di Giampiero Ventura, e visti anche il gioco e la solidità sfoderati dai granata nelle prime cinque giornate di campionato. Tutte cose che Iachini ha provato a ribadire in conferenza stampa, senza però mostrare alcun timore reverenziale nei confronti dei rivali di giornata, e del suo collega: "Il Torino è una squadra allenata da un bravo tecnico, che ha dato la sua impronta alla squadra. Hanno fatto un ottimo mercato, hanno preso buonissimi giocatori e hanno un pubblico caloroso. Ci vorrà una partita di personalità e attenzione. Sarà un’ulteriore verifica per capire dove dobbiamo andare ad insistere per cercare ulteriori miglioramenti".

In vista della trasferta in terra piemontese, Iachini convive con un doppio dubbio, riguardo alla presenza di giocatori molti legati proprio a questa regione. Potrebbero non giocare, infatti, Stefano Sorrentino, che con la maglia del Torino ha debuttato nella massima serie, e Alberto Gilardino, che ha trovato in Biella la sua città natale: "Il recupero di Sorrentino è molto importante, prima di prendere una decisione dovrò parlare con lo staff medico. Su Gilardino mi ero già espresso dopo il suo arrivo. Alberto non va caricato di eccessive responsabilità. Bisogna dargli il tempo che serve e che merita, perchè è l'unico membro del gruppo a non essersi allenato con il resto della squadra durante il ritiro".

Nel corso della conferenza, Iachini ha tenuto a sottolineare le motivazioni che hanno portato alla doppia espulsione ricevuta nello spazio di cinque giorni, prima a san Siro contro il Milan e poi in casa contro il Sassuolo: "In qualche circostanza ho voluto rimarcare alcuni falli subiti da Vazquez senza che l’avversario guardasse la palla. Va punito chi interrompe fallosamente le azioni con foga eccessiva. Vazquez, in particolare, è il giocatore che corre più di tutti nella nostra squadra. A volte, magari per troppa generosità, prova a risolvere la partita da solo ed esagera, perché rischia di perdere palla. Per il bene del gioco e del bel calcio, però, giocatori così vanno tutelati".