Uno dei volti nuovi in casa Roma, che verranno presentati all'Open Day previsto per venerdì 14 all'Olimpico dove per l'occasione scenderà in campo come sparring partner il Siviglia di Emery fresco campione dell'Europa League, sarà Wojciech Szczesny. Il portiere polacco, arrivato questa estate in prestito dall'Arsenal per contendersi il ruolo con Morgan De Sanctis, si è messo già in bella mostra nelle prime due amichevoli, dove è partito titolare sostituendo di fatto l'ex Udinese e Napoli.

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il numero uno giallorosso ha parlato dei suoi primi giorni con la maglia della Roma, del rapporto con il resto della squadra, dei nuovi acquisti e delle prospettive per questa nuova stagione nella Capitale. Szczesny si mostra sicuro delle possibilità della sua Roma, che in questi ultimi giorni ha piazzato due colpi da novanta acquistando prima Salah e poi Dzeko: "Questa squadra ha un grande potenziale, è il motivo per cui l’ho scelta, altrimenti non sarei mai venuto. Della Roma mi piace che tutti stiano mostrando voglia di migliorarsi: ho notato il carattere giusto per vincere trofei".

Szczesny-Dzeko, da rivali sul campo ai tempi di Arsenal-Manchester City, a compagni di squadra alla Roma di Rudi Garcia. L'estremo difensore parla così del centravanti bosniaco: "Non solo lo conosco, gli ho anche parato un rigore una volta. È un grande giocatore, semplice. La Roma è una squadra che ha ambizioni da scudetto. E per vincere c’è bisogno di un centravanti di calibro mondiale, uno in grado di segnare 20 gol, forse anche di più. Credo che Edin possa farlo. Speriamo grazie a lui di raggiungere i nostri traguardi".

Il dualismo con De Sanctis non spaventa l'ex portiere dei Gunners, che in Inghilterra era spesso al centro di critiche e polemiche da parte dei tifosi londinesi e della stampa. Le prime gare sembrano aver dato risposta più che positiva per quanto riguarda la sua affidabilità, ma Szczesny non vuol sentir parlare di titolari e riserve: "Questo non lo so. Di sicuro ho ancora molto da fare per guadagnarmi il posto. Devo crescere e continuare in questo modo, in partita e in allenamento, così da rendere semplice la decisione all’allenatore".