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Roma, Pallotta condanna gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito
il presidente giallorosso prende le distanze contro gli striscioni apparsi in Curva Sud
Il presidente giallorosso James Pallotta prende le distanze dagli striscioni contro la madre di Ciro Esposito (il tifoso del Napoli ferito a morte negli scontri tra ultras romanisti e napoletani il 3 maggio 2014, a poche ore dalla finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina) apparsi in Curva Sud nel corso del lunch match di sabato contro il Napoli . Ecco le parole pubblicate sul sito internet ufficiale del club:" Ogni vita persa per una partita è una sconfitta, l'enorme dolore che ne consegue merita il massimo rispetto e richiede l'impegno di tutti perché non si rinnovi, neanche in forma verbale, sugli spalti. Come ripetutamente sostenuto - recita il comunicato diffuso dalla Roma - da ultimo in questa settimana che ha preceduto l'incontro con il Napoli, la AS Roma ritiene che ogni episodio che porti alla perdita di una vita in concomitanza di una partita di calcio, come accaduto ad esempio a Ciro Esposito, ad Antonio De Falchi, a Gabriele Sandri, a Vincenzo Spagnolo, a Filippo Raciti, Vincenzo Paparelli o ad altri, rappresenti una sconfitta dell'intera società civile, al di là delle appartenenze a squadre, società, gruppi di tifosi. E' evidente che l'enorme dolore che ne consegue meriti il massimo ed incondizionato rispetto da parte di tutti e richieda l'impegno di tutte le parti, tifosi, società e forze dell'ordine, affinché non si rinnovi, neanche in forma verbale, sugli spalti di uno stadio".