Roma e Fiorentina si dividono la posta, apre Ilicic - grossolano errore di De Rossi, poi costretto a uscire - impatta Keita, l'uomo dei gol pesanti. Nel mezzo una partita dura, accesa dal rigore che Neto respinge a Ljajic, dopo il contatto dubbio tra il portiere e Iturbe. La Fiorentina approccia la partita con determinazione e attenzione, per mezz'ora sembra poter disporre di una Roma titubante. Poi accade qualcosa, la Fiorentina cala d'intensità e la Roma, costretta a rinunciare anche a Manolas, cresce, creando occasioni e trovando il pari. Un progresso chiaro a livello di gioco e personalità, un segnale forte in vista del futuro. Ai microfoni Garcia e Nainggolan mostrano soddisfazione e orgoglio, senza dimenticare la gara di ritorno.
Nainggolan "Un errore individuale ha portato al loro gol, poi abbiamo creato quattro occasioni e il rigore. Abbiamo giocato un secondo tempo fluido, arrivando in area con il gioco manovrato". Non manca una frecciata, indirizzata a qualche compagno "Se giochiamo in undici e diamo tutti il massimo, possiamo giocare da Roma. Gli attaccanti, come Iturbe e Florenzi, hanno svolto un grande lavoro anche in fase difensiva, Ljajic si è mosso bene tra le linee".
Firenze tappa di svolta "Un punto di partenza, dobbiamo stare con i piedi per terra, avere pazienza, lavorare e dare il massimo".
Rudi Garcia sposa la tesi del centrocampista e evidenzia le possibilità di successo della sua squadra "Meritavamo la vittoria, dopo i primi 20 minuti abbiamo mostrato un'altra faccia, soprattutto a centrocampo. Una Roma ambiziosa, abbastanza per segnare una rete. La cosa che ci aiuta è avere gente al massimo della forma, ma nulla è fatto, siamo solo all'intervallo, l'obiettivo è vincere la partita di ritorno".
Il tecnico replica a chi etichetta la Roma di Firenze come una squadra nuova "Abbiamo giocato come con il Verona nel primo tempo, come a Rotterdam, come con la Juve 10 contro 11, abbiamo mostrato carattere, personalità, voglia. Prestazione interessante, c'era spazio per vincere".
Sul fronte opposto, Montella segnala l'operato arbitrale, come sempre con garbo. "Spiace aver subito gol in casa, la Roma ha avuto le occasioni ed è stata brava. La Fiorentina meritava qualcosa di più nei primi 35 minuti, dovevamo essere più cinici. Teniamoci i nostri arbitri, bravi in tante situazioni, l'errore ci sta". Il riferimento, più che all'episodio del rigore, è alla spinta di Keita in occasione del pari.
Così Montella sul cambio di inerzia della partita "La Roma è cresciuta con l'uscita di Pizarro, nell'arco del tempo però non ha messo sotto la Fiorentina, ha avuto saltuariamente il pallino del gioco, è tutto aperto in vista del ritorno".