E'un Rudi Garcia scatenato quello intervenuto oggi in conferenza stampa. Il basso profilo richiesto dal presidente Pallotta ancora una volta viene messo da parte, e l'allenatore della Roma si scaglia contro tutti, inviperito dalla squalifica infittagli dal giudice sportivo. Tra vittimismo e attacchi al sistema l'allenatore francese forse pecca leggermente di presunzione, gettando solo benzina sul fuoco ardente.
Ecco le sue parole: "Nel tunnel c’era una persona che non conosco, che sembra essere uno steward, prima gli ho dato una bastonata al ginocchio, poi ho preso la pistola e gli ho sparato al piede. Non posso dire nulla perché oggi c’è un ricorso, ma ascoltateci bene: più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più ci attaccheranno, più combatteremo. In 18 mesi di stadi italiani almeno 2 volte ci siamo sentiti in pericolo, vanno protetti gli arbitri, ma anche i giocatori e gli staff. Adesso però capitolo chiuso".
Poi prova a glissare - "Devo solo adattarmi alle regole, anche se a volte mi sembrano un po’ strane, visto che sono stato condannato senza che nessuno mi abbia ascoltato ed è una cosa mai vista" - , cercando poi di parlare di calcio, ma il risultato è alquanto negattivo, riuscendo perfino a cascare in un tranello che si tende da solo: "La Roma sta bene sul piano mentale e sul piano fisico, a Marassi abbiamo fatto bene, giocato bene, anche se dobbiamo essere un po’ più efficaci sotto porta perché avremmo dovuto vincere con almeno un paio di gol di scarto. Vogliamo chiudere bene l’anno. Eravamo un po’ frustrati per l’eliminazione dalla Champions, ma la squadra è stata brava a tornare a meno uno dalla Juve". I giornalisti presenti ne approfittano e lo stuzzicano sulle parole di Nedved (a Roma parlano mentre noi pensiamo solo a lavorare,ndr): "Non ho sentito quello che hanno detto Nedved e Allegri e non me ne frega niente. Io penso alla mia Roma. Siamo secondi in classifica, la nostra ambizione e la nostra voglia sono sempre uguali, abbiamo 3 competizioni, ma quella più importante per me è il campionato anche perché è la strada più corta per tornare a fare la Champions. Vogliamo vedere di nuovo grandi squadre all’Olimpico, magari meno grandi di quelle che abbiamo visto nel girone. Dobbiamo uscire dalla quarta fascia, anche per questo sarà importante fare bene in Europa League".
Infine un commento sul Milan: "Sappiamo che sono molto forti, hanno singoli davvero capaci di creare sempre pericoli e dovremo stare molto attenti a loro. Abbiamo visto e studiato la partita di domenica come le altre e non sarà facile. Vogliamo chiudere il 2014 in bellezza, così come è stato tutto l'anno, conquistando i tre punti e fare un regalo di Natale ai tifosi".