Il solito, focoso, esuberante e mai banale Zamparini. L'istrionico presidente palermitano è intervenuto nel programma La Zanzara in onda a Radio 24, parlando a 360 gradi della situazione del calcio in Italia, della Uefa e della Fifa ed infine, ovviamente, dell'inizio di campionato turbolento del suo Palermo. E come al solito, quando parla Zamparini, di certo non le manda a dire.
Le prime frecciate dell'ex presidente del Venezia sono per i presidenti della Uefa e della Fifa, rispettivamente Michel Platini e Joseph Blatter: "Platini? Ho letto che è contro la moviola ma deve ricordarsi che fino a poco fa faceva il giocatore e sparare sentenze non è compito suo, che c... ne sa - ha detto il presidente del Palermo a La Zanzara su Radio 24 -. Solo perché l'hanno nominato presidente dell'Uefa pensa di poter sparare, anche sul calcio italiano. Abbiamo già Blatter, questo svizzerotto che ci chiama razzisti e non venne neanche a premiarci al Mondiale . Ma quale lezione pensa di dare all'Italia da quel pulpito, noi possiamo dare tante lezioni a lui. Platini è il francesino con la puzza sotto al naso, ci tratta come sudditi, è la loro mentalità, che parli di cavoli suoi dei francesi, non dobbiamo darci peso".
Dall'Europa all'Italia, il tema non cambia ed il vulcanico patron rosanero ne ha anche per il nostro calcio: "Tavecchio lo hanno criminalizzato per una battuta, ma lo volevano attaccare perché è una lotta di potere tra il clan Agnelli e il clan Lotito. Ma ha ragione Della Valle, gli Agnelli hanno preso tanto dall'Italia e poi via, come i piemontesi quando hanno detto che hanno liberato il sud, sono andati, hanno preso tutto e sono andati via. Marchionne può pagare le tasse dove vuole, ma non venga a farci lezioni su come si fa impresa in Italia. A me non piace la Fiat come centro di potere. Quindici anni fa la Fiat sembrava fallita, adesso è un colosso mondiale con la crisi dell'auto. Come mai? Forse sono nella cricca del Bilderberg, di quelle cose là".
Infine, dopo aver bastonato tutto e tutti, ci si aspettava una chiusura degna di nota per quanto riguarda l'inizio di campionato del suo Palermo e di mister Iachini, ed invece ha smorzato i toni: "Ne ho cacciati così tanti di allenatori che mi sono stufato. Con Iachini c'è un rapporto da padre a figlio, è un ragazzo molto serio e va aiutato. Il Zamparini di un tempo lo avrebbe già cacciato ma con l'età si diventa più saggi". Staremo a vedere, di certo domenica contro il Cesena alla Favorita, il Palermo di Iachini si gioca una partita molto importante in ottica salvezza. Sicuramente è prematuro parlare di sfida salvezza, ed anche un eventuale fallimento contro i romagnoli lascerebbe tutto il tempo di recuperare terreno, ma mai sfidare la pazienza del presidente Zamparini a lungo.