Dallo scetticismo alla cieca fiducia. In pochi mesi il destino di Rudi Garcia si è capovolto. Lo scorso anno giunse nella Capitale tra lo stupore generale, con un pubblico diffidente pronto ad arricciare il naso per la scelta di affidare una panchina ingombrante a un allenatore semisconosciuto. I risultati hanno mutato l'opinione del popolo e ora Garcia, a Roma, è riverito e seguito.
L'inizio del nuovo anno ha segnato un ulteriore passo in avanti. La Roma, da sorpresa, vuol diventare conferma. Vincere, per chiudere la monarchia bianconera e rilanciare la tradizione capitolina. Il tecnico si accoda a Pallotta che, nello smorzare le polemiche post Stadium, ha annunciato la candidatura della Roma al titolo. Questo il pensiero del francese "Quando il progetto di un club è in linea con il mio, non ho voglia di andare altrove. Io sono a Roma e ho intenzione di restarci".
"In Italia c'è una vera e propria cultura del lavoro. Per loro è normale arrivare prima all'allenamento e andarsene dopo per poi farsi fare dei massaggi o andare in palestra". Con Pallotta "Ho un buon rapporto con lui, vuole vincere dei titoli, proprio come me. E l'avermi paragonato a Ferguson mi ha reso molto felice". (fonte BeIn Sports).
Notizie meno liete invece sul fronte Keita. Proprio il maliano raconta l'infortunio occorsogli con la maglia della Nazionale "Avevo accusato dei dolori durante l'allenamento quando siamo arrivati in Etiopia ed avrei potuto gestire diversamente tutto questo. Ma era una partita molto importante per la nazionale e per il Mali... per il paese dobbiamo fare tutto il possibile". Il centrocampista salterà la sfida con il Chievo. Garcia, senza Strootman, punta a recuperare De Rossi.