A Manchester, oggi, bocche cucite, forse anche mani legate. Inevitabile ripensare a quel tweet sarcastico, partito dall'ufficio stampa del club, con quel messaggio irrisorio sulla scarsa vena realizzativa di Francesco Totti in Inghilterra. Un brivido lungo la schiena al minuto 22, ancor prima del docile tocco del capitano a scavalcare Hart. Nel semplice appoggio di Nainggolan, bravo a vedere Totti sul filo del fuorigioco era già scritta una sentenza. Lo scatto verso la porta, l'esterno che alza il pallone, imprimendo l'effetto che telecomanda il miglior amico dei bambini ad accarezzare la rete nell'angolo opposto, tutto è naturale conseguenza di una classe eterna. A 38 anni Francesco Totti spodesta un altro mito del calcio europeo, Ryan Giggs, e scrive una pagina indelebile, cancellando una storia triste con gli stadi inglesi. La Roma poggia sui piedi di Totti e sogna una qualificazione oggi meno lontana.
L'uscita dal campo, a venti dalla fine, perché la Juventus incombe e un vino così pregiato va centellinato con cura, è accompagnata dal boato di approvazione di tifosi italiani e non. Gl iinglesi maledicono i social e applaudono Totti, come si fa con i grandi, come fece il Bernabeu con Alex Del Piero.
Queste le parole di Totti "Le occasioni più nitide le abbiamo avuto noi e non era facile: siamo andati subito sotto, abbiamo reagito subito, contro una delle squadre più forti d'Europa. Ma questo risultato non ci cambia niente, abbiamo l’obiettivo di fare il nostro meglio, passare il girone, sapendo che non è semplice con due squadre come Bayern Monaco e Manchester City. Ma noi possiamo mettere in difficoltà chiunque. Il nuovo record? Non ci pensavo, penso più alla squadra che a me stesso, è sempre stata la mia forza. Ma quando la squadra ti aiuta a fare gol arrivano anche i record, è normale"