Il pericolo, in casa Roma, è ora quello di eccessiva consapevolezza, di autostima che si tramuta in superbia. Le vittorie in serie, ultima quella roboante in Champions, hanno alzato l'asticella delle aspettative, e la capitale sogna in campionato, dove è duello annunciato con la Juve di Allegri, e in Coppa, dove ad attendere Garcia ci sono Pellegrini e Guardiola. L'intento del tecnico, alla vigilia della terza di campionato, è chiaro: gettare acqua sul fuoco, per evitare che facili entusiasmi portino a scarsa concentrazione "Abbiamo chiuso il libro della Champions e ripartiamo con quello del campionato. Dobbiamo fare lo switch dalla coppa".

L'uomo più atteso è Zdenek Zeman, che a Roma è ben visto, aldilà del recente fallimento tecnico. Il boemo è allenatore di campo, ma soprattutto di spettacolo e per questo affascina la piazza. L'inizio del Cagliari non è stato positivo, ma Garcia non sottovaluta l'impegno, ponendo l'attenzione sulle qualità dei sardi "Non so cosa sia successo nel dettaglio in passato, la squadra deve essere concentrata sul presente, non importa chi è l'allenatore avversario. Io ho studiato i giocatori del Cagliari, sono molto forti, soprattutto in attacco e l'ho detto ai miei calciatori. Sarà una partita difficile, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo la qualità per vincere, mettendo in campo le nostre forze senza essere vittima delle nostre debolezze. Non abbiamo paura di nessuno".

Il campionato è ancora agli albori e lo scontro, ad oggi, non può essere solo Roma - Juventus. Garcia apre a possibili sorprese, dal Napoli alla Fiorentina, per giungere alle milanesi "E' una bella cosa quando in una stagione ci sono tante squadre che lottano per il titolo: la Juve è sempre favorita, poi ci sono anche le milanesi. Per lo scudetto non è una corsa a due. Ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, per arrivare lontano in questa maratona. Avere vinto bene col Cska non vuol dire che non siamo più l'outsider del gruppo, però la nostra priorità era e resta il campionato. É il nostro pane quotidiano".

Lo stop prolungato ad Astori porta novità nel reparto arretrato. Scocca l'ora di Yanga-Mbiwa  "Lo volevamo, era in una lista dove c'era anche Basa. Poi è il mercato che fa le scelte... Yapou lo conosco bene, era il capitano del Montpellier campione di Francia. E' forte fisicamente, ha buona tecnica, domani giocherà con Manolas in difesa e ho completa fiducia in lui". In mediana ecco De Rossi "Avere lui e tutto gli altri nel cuore del gioco è una fortuna. Keita può fare il regista, ma può giocare anche più alto perché ha gol, corsa e inserimento. Daniele stesso può farlo, sa fare tutto e io sono davvero fortunato ad avere così tanti centrocampisti forti, hanno tutti una qualità tecnica enorme. Non ci sono posti fissi, sono tutti in forma".