Federico Balzaretti, terzino della Roma, ha voluto fare una conferenza stampa per raccontare del suo grave infortunio riscontrato il 10 novembre scorso durante il match contro il Torino. Grande dolore, lunga e difficile la ripresa, ma lui si sente ancora un giocatore e farà di tutto per tornare sul campo - "Questa è una conferenza che ho voluto fare per fare una piccola cronistoria del mio percorso e per esprimere i miei sentimenti. Il problema è che non riesco a correre. Tutto è nato una decina mesi fa, ho sentito un dolore al pube dopo la gara con il Torino. Non avendo mai avuto un problema simile ho pensato che fosse una cosa passeggera e ho giocato la partita con il Sassuolo. Al termine di quel match mi sono dovuto fermare, non ce la facevo a camminare: abbiamo fatto esami medici e abbiamo riscontrato il problema alla sinfisi pubica"
Da questo momento in poi, il difensore ha viaggiato tra Stati Uniti e Germania per cercare una soluzione al suo problema - "Abbiamo provato a fare un’operazione negli USA che non ha dato grandi risultati. Abbiamo poi fatto vari tentativi in Germania. Riesco a lavorare solo in palestra, questo problema purtroppo non mi permette di fare le cose minime sul campo: ogni volta che calcio esce fuori l'infiammazione.” - Nonostante questo in lui permane ancora una grande voglia di giocare . “Voglio essere chiaro, come ho fatto con i miei compagni, anche con i tifosi: purtroppo dovrò fare ancora dei mesi di terapia, c'è anche la possibilità che questo dolore mi rimanga per sempre, con tutte le conseguenze immaginabili. Ma mi sento ancora un giocatore e proverò a uscire da questa situazione. Mi dispiace per i miei compagni, mi sento in colpa e mi piacerebbe poter gioire con loro e soffrire con loro"
Per lui non ci sono problemi nel caso in cui il club decidesse di ridurgli lo stipendio, anzi mostra tutta la sua gratitudine per la vicinanza e l’affetto da parte dello staff, dell’allenatore e dei compagni - “Dentro di me c’è tanta fede, credo molto in quello che posso riuscire a fare e ho una famiglia stupenda che mi sta accanto. Ringrazio i dottori e il club che non mi hanno mai fatto mancare niente: la Roma è l'altra mia famiglia che mi sta supporta a 360 gradi. Ripeto, farò il massimo per tornare a giocare e questo mi fa sentire vivo e ancora parte di questo gruppo. Ridurre lo stipendio? Ho parlato con Pallotta: il Club è libero di fare quello che vuole. Non è questo il nodo della questione. Una famiglia si vede quando sta vicino un calciatore che non sta bene: questo è un valore aggiunto che riconosco alla Roma. Ogni cosa fatta è stata decisa con lo staff medico, che voglio ringraziare: ha fatto il possibile e lo sta ancora facendo. Pentito di qualche scelta? No, per me quello che è successo nasce negli anni, dalla mia conformazione e dal mio modo di correre. I compagni mi danno la forza e in certi momenti fanno la differenza perchè mi fanno sentire sempre parte del progetto. Questo coinvolgimento da parte di Club, mister e compagni mi dà la forza per andare avanti e superare le difficoltà che ho. Il mister? Non ho parole per descrivere le sue qualità umane. Mi fa più che sentire partecipe di questo gruppo. Garcia mi è vicino sempre: mi chiama prima e dopo le operazioni, sempre. E' una persona speciale. Con De Rossi e De Sanctis ho rapporti più profondi, ma devo dire che che tutti mi sono vicini e cercano di coinvolgermi" - conclude così Balzaretti, onorando club e tifosi che lo fanno sentire in famiglia nonostante questi mesi di calvario, da cui spera di uscirne al più presto.