Tre pareggi di fila hanno frenato la marcia della Roma in campionato, ma non hanno spento l'entusiasmo di James Pallotta. "Amo il modo in cui sta giocando - ha detto al magazine americano Soccer Italia - Garcia? L'ho scelto io". In attesa di eventuali soci cinesi, il patron statunitense si riprende le luci della ribalta. La Roma ha la migliore difesa in Europa, bucata solo tre volte, e rimane, insieme a nove altre squadre in Europa (Barcellona, Bayern Monaco, PSG, Celtic Glasgow, Porto, Olympiakos, Sparta Praga, Steaua Bucarest) imbattuta: "Amo il modo in cui sta giocando la Roma - ha spiegato Pallotta - A parte le vittorie, mi riferisco allo stile di gioco. L'ho ripetuto per tutta l'estate che avremmo avuto una grande squadra e nessuno mi ha voluto credere. Ci hanno messo un po' a convincersi".
Domenica la Roma sarà impegnata a Bergamo contro l'Atalanta e vuole tornare a vincere, intanto Pallotta ha spiegato il cambio di passo avvenuto soprattutto tra la dirigenza dopo la cocente sconfitta nel derby in finale di Coppa Italia: "La sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio ha rafforzato la mia visione su quello che stavamo realizzando per andare avanti - ha spiegato Pallotta - È stato fastidioso per un giorno, da quel momento abbiamo iniziato a pensare ai cambiamenti che avremmo dovuto fare". Il Presidente della Roma ha poi parlato di Zeman, che ha allenato la Roma nella passata stagione prima di venire esonerato e lasciare il posto ad Andreazzoli: "È stata una mia decisione esonerarlo, non ero felice di quanto aveva fatto nei cinque mesi precedenti. Il boemo aveva una grande storia, ma il suo non era il mio stile o perlomeno di come avrei voluto. Il suo vice, Andreazzoli, sapevamo sarebbe rimasto come allenatore ad interim, sempre che non ci avrebbe completamente sorpreso vincendo ogni partita, ma sapevo non sarebbe successo! Lui ha fatto un grande lavoro, ed anche oggi è ancora con noi, dimostrandosi molto utile sul piano tecnico".
In conclusione, James Pallotta ha parlato del tecnico francese, attuale allenatore della Roma, Rudi Garcia: "Anche lui è stata una mia decisione, ovviamente. Ho chiesto al d.s. Sabatini notizie di allenatori disponibili, ma dovevano essere tecnici che non erano passati in Italia. Abbiamo voluto fare qualcosa di diverso ed unico, pensando di impostare un progetto con un allenatore che doveva rimanere a Roma almeno dieci anni, sul modello di Alex Ferguson al Manchester United".
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