ROMA - Gli amanti delle spy story saranno felici di quanto accade. La trama è tutta da leccarsi i baffi: due dirigenti della Roma, Fenucci e Sabatini; una chiamata dove viene espressa la volontà di vendere uno dei big della squadra (Osvaldo, De Rossi e Marquinhos le cavie); una spia che, volente o nolente, fa uscire l'intercettazione avuta. E questo non aiuta di certo l'umore che si respira nell'ambiente giallorosso.
INTERCETTAZIONI - "As Roma apprende che risultano essere state illegalmente intercettate delle conversazioni private tra i suoi dirigenti. L’episodio è stato prontamente segnalato alle autorità competenti. As Roma ricorda che qualsiasi uso di intercettazioni illegali costituisce reato. La società pertanto diffida chiunque dall’uso di dette intercettazioni e informa sin da ora che darà corso a tutte le possibili azioni contro i contravventori". Ma il danno è ormai fatto. Se già ci si metteva l'afa e i problemi del mercato estivo a rendere pesante l'aria del Bernardini, le intercettazioni uscite non aiutano di certo a rasserenare l'ambiente. Già, perchè in uno spogliatoio pieno di giocatori incerti, future promesse ma con assenze di ruolo, la Roma si trova in mezzo a tanti casi da far gola alle migliori testate giornalistiche del gossip. La dirigenza, bersagliata da stampa e tifosi, rimane però nel silenzio più totale.
MERCATO - Un altro argomento poco esaltante per i tifosi giallorossi. Mentre la Juve compra Tevez, la Fiorentina prende Gomez e la Lazio si rinforza con Anderson, il taccuino di Sabatini popola di giovani promesse e nomi poco noti. Le speranze sono rimaste ai nomi di Julio Cesar, Gilardino e Paulinho, tutti e tre nomi fuori dal giro Roma. Così il lavoro del ds giallorosso continua, tra intercettazioni telefoniche e cori di contestazione proprio contro il suo operato ("Sabatini sei la rovina di Roma" citava uno striscione fuori le porte del Fulvio Bernardini). I tifosi sono stanchi e la dirigenza non riesce a lavorare per consegnare la squadra del futuro per Garcia. Lo stesso tecnico è uno dei primi a rimetterci, rischiando di lavorare con elementi incerti dello spogliatoio romanista.
Uno nodo da sciogliere, ad esempio, è quello del portiere. Viviano, Sorrentino e De Sanctis sono sono tre dei nomi che sono stati elencati nelle ultime settimane. Se prima Rafael e Julio Cesar erano dati per certe dalle parti di Trigoria, i nomi dei tre italiani hanno ridefinito i piani della squadra che verrà. Il problema però del trio è l'età avanzata che li accomuna e che contrasta la scelta giovanile della società giallorossa. Questo non procura solo problemi di formazione per la Roma stessa. Infatti in merito alla questione è intervenuto anche il consigliere di amministrazione del Palermo Perinetti, relativo proprio alla storia di Viviano e Sorrentino: "Lo sa lui chi vuole prendere come portiere, io ho due portieri, la Roma dovrà sceglierne uno. Mi auguro scelga in tempi brevi, perché se c'è la possibilità di trattativa io devo anche sapere su chi posso contare. Non ho novità, lui mi dovrà dire eventualmente se sia interessato a qualcuno dei miei. La Roma dovrà fare una scelta in maniera abbastanza rapida, io non posso tenere portieri che si stanno allenando con noi sognando la Roma. Devo sapere cosa succede, è interesse anche mio saperlo. Se ci interpellano cercheremo di dialogare in maniera produttiva". Insomma non solo i tifosi, ma anche le società sono scontente di come Sabatini sta lavorando.
Che fare allora? Semplice, la risposta alle intercettazioni. Da quanto si evince dalle suddette, infatti, la Roma deve cedere per acquistare. Osvaldo è dato al City, ma la trattativa è ferma anche per le prolungate vancanze del giocatore a Chicago. De Rossi non trova la soluzione più congeniale e allora il Chelsea rimane alla finestra. Marquinhos vuole la Roma, ma per la dirigenza romanista è una pedina sacrificabile: per 25 milioni sarebbe tutto del Barcellona. L'aria che si respira è piena di incertezza e di poche novità. I famosi nomi promessi stentano ad arrivare, vuoi per scarso lavoro del ds giallorosso, vuoi per la poca presenza della società, vuoi per gli alti ingaggi dei giocatori. Sta di fatto che la Roma ad oggi non può competere con squadre come Juventus, Fiorentina, Milan e Lazio. E la scritta "nessuno ha più fame di noi" sembra più una battuta da cabaret che un inserzione pubblicitaria per la campagna abbonamenti. I principali protagonisti che però ci rimetteranno saranno Rudi Garcia e i tifosi, che rischiano di vedere un altro anno pieno di delusioni.
NUOVA STAGIONE - Domani intanto verrà ancor più ufficializzata l'inizio della nuova stagione 2013/2014 della Roma. Infatti dalle ore 13 verrano presentate le nuove maglie As Roma.