La rassegna mondiale sta alzando i giri del motore giorno dopo giorno, con decine di partite che si sono già susseguite l’un l’altra tra tutte le città russe coinvolte. Anche la seconda giornata va verso la chiusura, dunque, ed oggi, alle 14 italiane, saranno Inghilterra e Panama a chiudere il programma (iniziato ieri con la goleada del Belgio sulla Tunisia) del gruppo G.
Nazionale dei tre leoni che arriva alla gara di mezzo di questa fase a gironi dopo l’esplosione di emotività della partita contro la Tunisia all’esordio. Gara dominata dal punto di vista del gioco per tutti i 90 minuti, sbloccata da Harry Kane nella prima fase, ma poi rimessa in equilibrio da Sassi su rigore. Solo un altro tocco decisivo del centravanti del Tottenham, a tempo scaduto, ha saputo scatenare sotto forma di gioia tutta la frustrazione accumulata.
Il CT Southgate sa che ora i suoi hanno tutto tra le proprie mani: vincendo oggi la qualificazione potrebbe essere messa in ghiaccio, con lo scontro diretto col Belgio dell’ultima giornata utile per definire solo primo e secondo posto nel girone. Qualche pressione dopo la vittoria all’esordio? Non per l’allenatore britannico, che ha commentato così in conferenza stampa: “Su di noi ci sono grandi aspettative, ma è normale se rappresenti l'Inghilterra, e io sono un inglese fiero di esserlo. Però non crediato che i buoni risultati aumentino la pressione su di noi, no. Ci rendono soltanto più ottimisti”. Dopodiché, a testimoniare la tranquillità dell’ambiente, Southgate ha regalato anche un siparietto con un giornalista cinese, che additava il calcio inglese come un calcio “allegro”, inteso come leggero e poco attento. “Sono decenni che ne combiniamo di tutti i colori, qui in Russia vorremmo dimostrare uno stile diverso” è stato il divertito commento del selezionatore.
Per quanto riguarda la formazione, l’ex-tecnico del Middlesbrough dovrebbe scegliere un 3-5-2 atipico simile a quello messo in mostra alla prima uscita, ma con interpreti diversi: Marcus Rashford potrebbe avere infatti una chance, andando a ricoprire quindi un ruolo più da attaccante puro accanto ad Harry Kane rispetto a quanto fatto da Raheem Sterling. In mezzo, confermati Henderson e Lingard, probabilmente non sarà rischiato Dele Alli, che ha accusato un fastidio all’adduttore. Il principale candidato alla maglia da titolare è Ruben Loftus-Cheek, che ha molto ben impressionato da subentrato nella prima gara di questo mondiale. Dietro tutto confermato: nonostante le incertezze c’è Walker da terzo centrale accanto a Stones e Maguire, tra i migliori in campo contro la Tunisia, a proteggere Pickford, mentre i tornanti dovrebbero essere Trippier a destra ed Ashley Young a sinistra.
Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Loftus-Cheek, Henderson, Lingard, Young; Kane (C), Rashford. All. Southgate
Dall’altra parte, Panama arriva a questa gara con lo stesso spirito che pervade la spedizione dal momento dell’arrivo in Russia: assoluta euforia per il solo fatto di poter calcare questi campi, con la consapevolezza di aver già scritto la storia del proprio paese anche solo essendo arrivati alla fase finale di un Mondiale, evento mai accaduto prima di quest’anno alla Mareja Roja. Dunque, un minimo di reverenza è anche comprensibile, pur considerato che nella prima apparizione, al cospetto del Belgio, il fortino costruito da Hernan Dario Gomez ha resistito per ben 47 minuti di gioco, prima di essere abbattuto dalla sensazionale rete di Dries Mertens.
Dopo il 3-0 subito, comunque, il CT di Panama non ha perso il suo smalto: “Ringrazio tutti i panamensi, sono stati veramente amabili a farci i complimenti perché abbiamo perso 'solo' 3-0 con il Belgio. Però non è questo l'atteggiamento giusto, noi siamo qui per vincere. Non possiamo conformarci sulla tranquillità, dobbiamo pensare che il football in 90 minuti ti cambia la vita. E noi siamo qui per farcela cambiare.” Questo il suo commento, prima dell’ovvio elogio del futuro avversario. Insomma, va bene ammettere le proprie debolezze, ma questo non può voler dire scendere in campo già battuti. Certo, pensare di avere chance reali di vittoria sarebbe utopia, ma nel calcio l’impresa è sempre dietro l’angolo, ed i novanta minuti regolamentari sono comunque tutti da disputare.
Per quanto riguarda la formazione, potete preparare l’ipoteca sulla casa da scommettere: Gomez l’ha comodamente annunciata in conferenza stampa. “Sarà la stessa che ha affrontato il Belgio”, molto semplicemente, quindi vedremo (a meno di colpi di scena dell’ultim’ora) in campo un 4-5-1 con Perez unico riferimento offensivo. La linea difensiva sarà formata da Murillo, tra i più in palla all’esordio, come terzino destro, Davis come suo opposto e la coppia Torres-Escobar a protezione di Penedo. Barcenas è l’ala destra, Rodriguez il tornante mancino, mentre nel mezzo ci saranno Cooper e Godoy a spalleggiare il perno Gabriel Gomez.
Panama (4-5-1): Penedo; Murillo, Torres (C), Escobar, Davis; Barcenas, Cooper, Gomez, Godoy, Rodriguez; Perez. All. Gomez