È davvero curioso che una Nazionale come Panama abbia raggiunto la prima qualificazione alla fase finale di un Mondiale con un gol fantasma, quello visibile nel video sopra, costato un'estate a casa agli USA. Non tanto per l'episodio in sé (la situazione di gioco è confusa e forse ci sarebbe pure un rigore da fischiare), quanto per il fatto che la Sele si sia dovuta appellare alla casualità per riuscire a prendere per la prima volta il biglietto più esclusivo del mondo del calcio. La selezione che forse più di tutte in assoluto ha programmato la propria crescita negli ultimi anni ha dovuto comunque fare appello alla dea bendata per raggiungere il proprio obiettivo. Ma comunque, di fortunato in questo traguardo c'è davvero poco.

Facciamo un passo indietro. La FEPAFUT ("Federación Panameña de Fútbol") fino al 1988 non aveva nemmeno un campionato professionistico vero e proprio, probabilmente perchè in un paradiso fiscale lo spazio che si dedica allo sport è poco. Poi però sono iniziate a sorgere le prime squadre, attestatesi all'ANAPROF, oggi massima serie nazionale. La scarsa tradizione nel Paese comunque non ha portato a grandissimi risultati, fino a quando nel 2007 non è iniziato un progetto di crescita studiato nei minimi dettagli, con tanto di organizzazione di visite da parte di alcune vecchie glorie, fra cui l'ex Inter Ivan Zamorano, per confrontarsi, chiedere, scoprire. Con la massima umiltà possibile, la Federazione è riuscita in poco tempo a costruire una squadra giovane (l'età media delle ultime convocazioni è stata di 24,9 anni), che anche senza grandi nomi è riuscita a mettere in difficoltà anche squadre più blasonate.

La guida tecnica

Anche per quello che riguarda il CT, tante volte Panama ha deciso di appellarsi alle tradizioni migliori di altre realtà. Come nel caso della scelta di Hernán Darío Gómez Jaramillo, giunto nel 2014 insieme a tutto il suo curriculum: aveva già guidato due volte la propria selezione, la Colombia, ed una volta l'Ecuador. Ex centrocampista abbastanza tecnico, si è guadagnato il soprannome di Bolillo (una piccola forma di panino diffusa in Sudamerica, cui il giocatore veniva paragonato per la sua ridotta statura) ed è diventato una figura un po' di culto, parecchio particolare. Basti pensare che nel 2011, chiamato per la seconda volta dai Cafeteros, fu costretto a rinunciare subito all'incarico perchè coinvolto in uno scandalo con un'amante.

Hernán Darío Gómez in generale avrebbe un'idea di gioco abbastanza spregiudicata, ma che chiaramente si è dovuta modellare su un gruppo comunque dal modesto valore tecnico. La sua è una squadra dunque reattiva, basata su posizioni e conoscenze comuni, che rendono la difesa abbastanza solida. Ci sono delle difficoltà abbastanza ingenti nel trovare invece il gol; la soluzione più frequente arriva da uno sfruttamento intelligente delle palle inattive (basti pensare che nella quinta ed ultima fase di qualificazione il miglior marcatore dei Canaleros è stato un difensore, Romàn Torres). Non è comunque abbastanza, ed anzi alla lunga contro avversari più competitivi i limiti dei giocatori hanno rischiato di mettere a rischio la qualificazione. Bisognerà quindi limare l'organizzazione e puntare tutto su di essa.

La rosa

Non ci sono grandi suggestioni né nomi noti. Oltre al portiere Jaime Penedo (classe 1985 bandiera della Dinamo Bucarest), quasi nessuno dei calciatori qui in lista ha una certa esperienza nell'ambito europeo. Da segnalare però c'è un talentino in forza con le riserve del Gent, il 21enne Ricardo Avila. Centrocampista dal piede mancino, con la selezione maggiore ha già messo a segno quattro reti in cinque presenze ed è fra i pochi della sua nazione intera a poter concretamente sperare in un futuro ad alti livelli.

Portieri: Jaime Penedo, José Calderòn, Alex Rodriguez;

Difensori: Adolfo Machado, Michael Amir Murillo, Fidel Escobar, Román Torres, Felipe Baloy, Harold Cummings, Éric Davis, Luis Ovalle;

Centrocampisti: Valentín Pimentel, Aníbal Godoy, Gabriel Gómez, Ricardo Ávila, Édgar Bárcenas, Alberto Quintero, Armando Cooper, Miguel Camargo;

Attaccanti: Abdiel Arroyo, Blas Pérez, Luis Tejada, Gabriel Torres, Roberto Nurse.

E ora?

Panama realisticamente lascerà la Russia dopo tre partite. Perchè proprio quella fortuna che ha permesso l'accesso ai Mondiali si è rivoltata contro nel momento del sorteggio, accoppiando la Marea Roja con Belgio, Inghilterra e Tunisia. Il più classico dei gironi di ferro, in cui il risultato sembra preannunciato. Nel calcio mai dire mai, ma se i centro-americani dovessero essere eliminati sarebbe normale: si tratterà di fatto di giocarsela contro i migliori giocatori della Premier League. In caso contrario, quanto di già straordinario è stato costruito negli ultimi anni diventerà ancora più grande e varcherà le soglie della leggenda. In un Paese che trent'anni fa a malapena conosceva il calcio.

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Gianluigi Sottile
(23/04/2001) Genericamente parlando, ti voglio bene. https://www.facebook.com/gianluigi.sottile.1 https://www.instagram.com/gianluigisubtil/