Italia e Olanda, nella piscina Bernat Picornell di Barcellona, si dividono la posta. Un punto per parte, al termine di una battaglia ad alto tasso fisico. Le ragazze di Havenga mettono costante pressione a un Setterosa abile a reggere l'urto nei primi due tempi - chiusi con l'Italia avanti di due reti - ma in difetto dalla terza frazione. Il finale è azzurro, la nostra nazionale spezza un silenzio prolungato e ricuce, evitando la seconda battuta d'arresto di questa spedizione continentale. Il 6-6 confina il Setterosa al terzo posto e costringe Conti a un quarto di finale carico di insidie. Prima gli ultimi due appuntamenti del girone, con Francia e Croazia.
Preparazione meticolosa del confronto, attenzione al dettaglio. L'Italia mostra applicazione e cinismo, buca due volte in superiorità numerica l'Olanda nel primo tempo. Tabani difende egregiamente al centro, ogni via di passaggio è occlusa, Havenga si trova quindi a malpartito ed è costretto a cambiare il suo approccio. Dopo il 2-1 dei primi otto minuti, inizia un'altra partita. Le nostre avversarie scelgono la via del doppio centro per aumentare ulteriormente il carico sulle spalle azzurre. Non si scompone il Setterosa, anzi ribatte colpo su colpo. Il gioiello di Sevenich non muta l'inerzia, Picozzi scaglia una freccia avvelenata all'improvviso e rimette avanti le azzurre, Garibotti fissa il più due e mostra il pugno. Due espulsioni mettono fuori gioco Bianconi, non un fattore nei primi 16 minuti.
Nel terzo tempo, il lavoro ai fianchi dell'Olanda produce i primi frutti. L'Italia cede a qualche provocazione, regala spazio e ripartenze a una formazione di grande esperienza. Van der Sloot perfora due volte Gorlero, emergono le prime falle nel "sistema-Conti". Qualche movimento non coordinato concede all'Olanda di salire al proscenio. Il Setterosa - una superiorità per sigillare il più tre - si trova quindi a dover ricostruire dalle fondamenta. Genee e Wegens sembrano chiudere la contesa, mancano sei minuti e trenta e la selezione azzurra è sulle gambe. La reazione è però veemente, Gragnolati, ostacolata anche dall'eccessiva vicinanza della compagna Picozzi, pesca una palombella geniale. L'inattesa segnatura restituisce linfa all'intero gruppo, Aiello lotta leonina al centro, si procura il rigore che Bianconi, di ghiaccio, firma spiazzando Aarts. Al tramonto, c'è anche la palla match, ma l'Olanda 5vs6 non crolla. Termina così in parità, 6-6. Olanda in corsa per il primo posto, Italia costretta a un cammino tortuoso, ma viva.