L'Italia di Sandro Campagna supera senza ostacoli il primo impegno europeo. A Barcellona, il Settebello, secondo pronostico, travolge la Germania ed incamera fiducia ed autostima in vista dei successivi impegni. Piace la tenuta di una nazionale profondamente rinnovata e senza Aicardi - a casa per superare definitivamente cronici problemi fisici - ma in grado comunque di disimpegnarsi concedendo poco o nulla ad avversari di statura inferiore. 14-1 il finale, con i teutonici che muovono il tabellino a un battito dal tramonto, grazie a Zech.
Il Settebello interpreta al meglio la gara, Del Lungo deve sporcarsi le mani solo saltuariamente e su conclusioni da distanza facilmente leggibili. La palla non cade mai il centro, è perfetto il movimento dei difensori azzurri. Davanti, è Di Fulvio su rigore a sbloccare la partita. Il raddoppio è di Bodegas, unico centro di ruolo per questa competizione. Così si chiude il primo tempo, preludio alla fuga tricolore, costruita con un secondo quarto eccellente. Si scioglie il braccio del Settebello, fioccano le segnature. Il mancino di Gallo toglie lo 0 dalla casella "superiorità numerica", la selezione di Campagna si sblocca anche con l'uomo in più. Fondelli, a 24 secondi dalla pausa lunga, fissa sul 6-0 il risultato.
Lo spartito non muta nei successivi minuti. Trova il primo gol europeo Molina, interessante novità insieme ad Echenique. Stamm prova a mescolare le carte, cambia uomini e propositi di gioco, ma la Germania non ha le armi per inficiare il percorso azzurro. La seconda scarica arriva così nel quarto e ultimo parziale, quando sale in cattedra il gigante Figlioli. Uno-due del fuoriclasse dell'Italia, a seguire la doppietta di Echenique e i gol di Renzuto e Bertoli. Come detto, la Germania segna prima del fischio finale. 14-1, disavanzo netto. Mercoledì incrocio con l'Ungheria, un'altra storia.