La prima giornata, al Settecolli, non tradisce le attese. Cresce la condizione dei protagonisti, il cronometro conferma le sensazioni della mattinata. La rana della Efimova è di un altro livello. Non attende la seconda vasca, scivola via, ha già un margine rassicurante a metà gara. La frequenza sale nei 50 d'arrivo, 1'04"98 al tocco - terza la Castiglioni, 1'07"66. Record dei campionati, sfida lanciata all'americana King, grande rivale della russa nei 100. Nella medesima gara, al maschile, tutto secondo copione. Peaty - 58"61 - respinge l'arrembante Kamminga. Scozzoli fatica nel finale ma difende la terza posizione, abbattendo il muro del minuto - 59"89, tagliando europeo.  

La velocità regala eclatanti risultati. Sarah Sjoestroem strappa nei 50 delfino ma regola comunque la Kromowidjojo. 25"19 per la svedese - Di Liddo terza in 26"13 - sorprendentemente KO nella prova più rapida dello stile libero. La Sjoestroem pesca un eccellente stacco dal blocco, ma nella parte nuotata presta il fianco a una Blume in grado di sigillare una delle migliori prestazioni di sempre nel vecchio continente. 23"92 per la danese. 50sl U di stampo britannico. Proud crea un solco con una bracciata poderosa ed efficace, il suo 21"16 è a "livello-Dressel". Si inchina Fratus, terzo Vergani. 

L'unica vittoria italiana giunge in chiusura, Simona Quadarella, già in evidenza ai Giochi del Mediterraneo, batte la Kapas nei 1500. 15'56"81 per lei. A proposito di Italia, Burdisso sale di colpi nei 100 farfalla e migliora il personale. 51"73 - record italiano cadetti e juniores - tempo che pilota il campioncino in un'altra dimensione. Terzo Burdisso, alle spalle di Le Clos - 51"24 - e Guy. 

Nei 400, successi per Romanchuk - 3'48"04, terzo un Acerenza non brillante - e Hibbott - 4'09"78. Infine, 50 dorso. La Medeiros - 27"87 - brucia Nielsen e Davies. Record italiano della Scalia, 28"01. Tra gli uomini, squillo di Glinta - 24"78. Milli - 25"15 - meglio di Sabbioni.