La classe di Lara Gut torna a risplendere sull’Olimpia delle Tofane, con una prestazione maiuscola riesce a conquistare il Super-g di Cortina d’Ampezzo, il sesto della stagione, con il tempo di 1:14.78. Quattordici centesimi di vantaggio su una splendida Johanna Schnarf, al miglior risultato in carriera, e ventisette centesimi sulla campionessa del mondo di specialità in carica, l’austriaca Nicole Schmidhofer.
Gara bella e combattuta, provvista di una parte iniziale e finale in cui bisognava essere scorrevoli e una centrale molto più tecnica ed ondulata con due-tre porte che bisognava preparare bene e studiarsi a tavolino, che hanno mietuto varie vittime, ma per il resto una tracciatura regolare. La competizione si apre sotto un cielo velato che a volte si apre lasciando intravedere spiragli di sole. Purtroppo alcune folate di vento che hanno mosso la neve sugli alberi hanno creato alcuni problemi di visibilità alle atlete.
La gara comincia subito con la prestazione importante di Johanna Schnarf che col pettorale 1 centra la gara perfetta. Pulita, senza errori, la finanziera di Valdaora doma senza difficoltà tutte le gobbe e i tratti di questo tracciato. I suoi intermedi, tra l’altro, sono stati migliori di quelli di Lara Gut in tutti i tratti di gara, tranne nell’ultimo, dove l'elvetica è riuscita a portare fuori molta più velocità dalla zona del Rumerlo grazie a cui è riuscita ad arrivarle davanti di soli quattrordici centesimi. In ogni caso, è stata una gara speciale per Johanna. Erano due stagioni che continuava ad inanellare risultati regolari in discesa e super-g: spesso in top-10 ma mai meglio di un quarto posto e tutti nell’ambiente si aspettavano che prima o poi riuscisse a tirar fuori il coniglio dal cilindro. Come lei stessa commenterà ai microfoni di Rai Sport: “mi sono tolta un peso dal cuore”: del resto è difficile gestire un ambiente in cui le tue compagne continuano a salire sul podio mentre tu, pur sciando bene, non riesci a centrarlo. Finalmente oggi, 21 gennaio 2018, è il giorno di Johanna Schnarf, ben 8 anni dopo(2010 seconda in discesa a Crans Montana).
Ottime le prestazioni di due austriache specialiste del super-g: Nicole Schmidhofer, che con una gara sempre all’attacco conclude terza, ed Anna Veith, quarta e sempre molto a suo agio tra i curvoni del super g. A soli sei centesimi dal podio, in quinta posizione a +0.33, conclude la leader di specialità Tina Weirather, che mantiene il pettorale rosso vista l’uscita di Sofia Goggia.
Grandi delusioni odierne sono le tre atlete salite sul podio nella discesa di venerdi. Prima tra tutte l’italiana Sofia Goggia, attesa da tutti al riscatto dopo l’erroraccio di ieri, non ci mette neanche un secondo di gara per fare l’ennesima “Goggiata”, perdendo l’appoggio del bastoncino sinistro in partenza e transitando al primo intermedio con già +0.86 sulla leader. La voglia di strafare e il desiderio di recuperare a tutti i costi centesimi preziosi non le faranno fare molta strada: al gran curvone in entrata bosco anticipa troppo la traiettoria e non riesce a prendere la porta successiva, inforcandola col braccio e facendole scoppiare l’airbag per il secondo giorno di fila. Un peccato visto che era in corsa per il primo posto nella classifica di specialità.
Delusissima anche l’americana Lindsey Vonn che oggi aveva nelle corde la vittoria numero ottanta ma a causa di una folata di vento che ha completamente oscurato la visibilità proprio durante la sua discesa ha perso quei centesimi preziosi che l’anno relegata in sesta posizione, a solo dieci centesimi dal podio. Una vera sfortuna per la campionessa americana.
Discorso diverso per la leader di Coppa del Mondo Mikaela Shiffrin: per lei oggi linee sbagliate, correzioni ed alleggerimenti che mai avremmo sospettato da un “robot” come lei. Uscirà a metà tracciato, quando il suo ritardo l’avrebbe relegata comunque a posizioni di rincalzo. Sorprendente l’uscita di Mikaela, la prima da un anno a questa parte (ultima Zagabria 2017).
Per quanto riguarda i colori azzurri invece, se escludiamo la super gara di Johanna Schnarf, una giornata veramente brutta. Non parte Federica Brignone per un’influenza, Nadia Fanchini sbaglia pesantemente e finisce nelle retrovie, Marta Bassino solo 20esima mentre escono sia Nicol Delago che Anna Hofer, la quale aveva intermedi da top-10. Un gran peccato perché oggi c’era spazio per inserirsi.
Da registrare infine la brutta caduta della giovane austriaca Nadie Fest che con pettorale 31 è andata in rotazione cadendo di schiena e finendo nelle reti. Portata giù in taboga si teme per il suo ginocchio destro. Brutta caduta anche per la nostra Laura Pirovano, nello stesso identico punto.
Cortina rimane comunque una classica del circuito femminile, con una cornice di pubblico sempre bella folta e rumorosa ed un tracciato vario, connubio di tecnica e sensibilità sullo sci, perfetta località per ospitare un evento mondiale.
Articolo di Giovanni Carratù