Un percorso tortuoso. Nobile per molte, non per una come Sarah Sjoestroem, abituata a vincere e macinare record. Il riscatto giunge così al tramonto, nella quinta e ultima tornata di gare. La svedese si erge sull'acqua come una dea e rimpingua il suo bottino personale con tre ori - due a livello individuale. I 100 farfalla sono il regno della scandinava, qui il suo margine - vasca lunga o corta che sia - è impressionante. 55"00, record dei campionati per Sarah. La francese Wattel - unica insieme alla Sjoestroem a scendere sotto i 56"00 - è argento in 55"97, quinta la nostra Bianchi - 56"65.
Dalla farfalla allo stile libero. Duello elettrico nei 50 con Ranomi Kromowidjojo, un centesimo divide le due. 23"30, ancora record dei campionati, Sjoestroem, 23"31 Kromowidjojo. Podio rifinito dalla Blume, protetta di casa, quarta la seconda olandese, la Heemskerk. Ciliegina sulla torta al termine, con l'oro svedese in staffetta. 4x50 mista, Sjoestroem in terza frazione, cambio con la Coleman e Svezia prima al tocco. 1'44"43, Danimarca e Francia ai piedi di Sarah. L'Italia - Scalia, Castiglioni, Di Liddo e Ferraioli - è sesta in 1'45"73.
Le altre gare - Simona Quadarella accorcia il suo raggio d'azione e come in coppa del mondo si cimenta anche nei 400. 4'07"34, il suo tempo vale la settima posizione. Kapas e Koehler si giocano il successo, tra i 250 e i 300 l'allungo decisivo dell'ungherese. La Pedersen, trascinata dal pubblico amico, insegue il titolo nei 200 rana, ma trova disco rosso al cospetto della spagnola Vall Montero - 2'18"41. Evidente il calo della Pedersen nelle ultime due vasche. Terza la LeCluyse.
Infine, ennesimo oro russo nei 200 farfalla U. Kharlanov - 1'50"54 - piega Vazaios e Kenderesi. Quarto e a bocca asciutta Bromer.