Onda mondiale. Da Budapest a Mosca, dalla rassegna ungherese alla tappa di coppa. In attesa del definitivo passaggio alla velocità, la Pellegrini si concede, in corta, un'uscita sui 400. Vince, sfiorando il record italiano, confermando quella spiccata predisposizione alla competizione, quel gusto, dolce, per il successo. Batte una fuoriclasse come Mireia Belmonte, senza prestare mai il fianco. 3'57"80, crono di assoluto livello, specie dopo le fatiche iridate.
A Federica, si affianca Sarah Sjoestroem. Incredibile la svedese. Pioggia di record e titoli alla Duna Arena, un'impressione impareggiabile di forza e talento. Fissa, a Mosca, il nuovo limite sui 50 sl. 23"10, supera Kromowidjojo e C.Campbell. Tenta poi la sorpresa nei misti, ma Katinka Hosszu, nei 100, chiude la porta. 57"02 per la lady di ferro, 8 centesimi il vantaggio sulla bionda scandinava. La Hosszu, pur con il nuovo regolamento, resta protagonista assoluta. Si impone anche nei 100 dorso, vendicando la sconfitta nei 200 di Budapest. Soffia, per 5 centesimi, la prima piazza all'australiana Seebohm. 55"65 Katinka. Seconda, infine, nei 200 farfalla, dove a primeggiare è la tedesca Hentke (2'03"43).
Doppietta per Chad Le Clos. Il sudafricano mette la firma sui 100 farfalla - 49"13, Rivolta è quarto - e sui 200 stile libero, dove resiste, al tramonto, al ritorno di Krasnykh. 1'42"54, 15 centesimi il margine di Le Clos. Quinto Detti, 1'44"75. Le scorie mondiali contaminano l'azione del fuoriclasse azzurro.
Heintz - 4'04"49 - non ha rivali nei 400 misti, Prigoda - 2'02"16 - si prende i 200 rana. Terzo Anton Chupkov, oro e record europeo a Budapest. Infine, 50 dorso maschili a Sankovich - 23"20 - 50 rana femminili alla giamaicana Atkinson - 29"46.