La quarta giornata di batterie dei Mondiali di nuoto 2017 in corso di svolgimento a Budapest è appena andata agli archivi. Mattino tutto sommato positivo per i colori azzurri: avanzano infatti alle semifinali del pomeriggio Ivano Vendrame, quindicesimo nei 100 stile libero, con il tempo di 48.78, Stefania Pirozzi e Ilaria Bianchi nei 200 farfalla (gara in cui l’ungherese Katinka Hosszu vola e prenota già la medaglia d’oro), ottava e tredicesima, rispettivamente in 2:08.84 e in 2:09.12, e Federico Turrini nei 200 misti, sedicesimo, in 2:00.23. In finale la staffetta 4X100 mista mista, con il quartetto composto da Margherita Panziera, Nicolò Martinenghi, Piero Codia e Silvia Di Pietro che si qualifica al settimo posto, in 3:46.75, mentre gli Stati Uniti di Ryan Murphy, Kevin Cordes, Kelsi Worrell e Mallory Comerford terminano davanti a tutti, stabilendo il nuovo record del mondo, in 3:40.28.
Il mercoledì della Duna Arena si apre con le batterie dei 50 dorso femminili, senza atlete italiane in gara. A dominare la scena è la cinese Yaunhui Fu, che con il tempo di 27.21 fa il vuoto dietro a sé, lanciando un chiaro messaggio in vista di semifinali è finali: è lei la favorita per l’oro. Inseguono, a oltre quattro decimi di distanza, la bielorussa Alexsandria Herasimenia e la brasiliana Etiene Meideros, entrambe in 27.65. Completano la top five la britannica Georgia Davies, in 27.73, e l’australiana Holly Barratt, in 27.75. Da rivedere la cinese Wang (27.85), l’americana Stevens (27.89) e l’altra australiana Emily Seebohm (27.94), esattamente come la statunitense Kathleen Baker (27.96). Solo tredicesima la canadese Kylie Masse, in 28.10, dopo aver conquistato oro e record del mondo nei 100. Subito dopo è il momento delle batterie maschili dei 100 stile libero. Luca Dotto apre male la sua prova, è contratto nella prima vasca, prova a recuperare nella seconda, ma non va oltre un mesto ventiduesimo posto, in 23.44, che gli preclude l’accesso alle semifinali. Qualificato invece il più giovane Ivano Vendrame, quindicesimo in 48.78, in linea con quanto mostrato nella staffetta veloce. Il primo tempo assoluto è dell’australiano Cameron McEvoy, in 47.97, grazie a un’ottima vasca di ritorno, tallonato comunque dal francese Mehdy Metella, in 48.18, e dall’americano Caeleb Dressel, in 48.26. Quarto a sorpresa l’altro aussie Jack Cartwright, in 48.43, mentre delude il russo Vladimir Morozov, addirittura fuori dalle semifinali, in 48.99 (ventiquattresimo). Al quinto posto del ranking troviamo ex aequo un gruppetto composto da quattro nuotatori: il giapponese Shinri Shioura, il brasiliano Marcelo Chierighini, lo statunitense Nathan Adrian e il britannico Duncan Scott, tutti appaiati in 48.46. I vari Izotov, Kisil, Shevtsov, Santos e Timmers dovranno a loro volta salire di colpi per provare ad agganciare la finale della gara regina.
Bene le due azzurre Stefania Pirozzi e Ilaria Bianchi nei 200 farfalla femminili, entrambe qualificate per le semifinali, con l’ottavo e il tredicesimo tempo. 2:08.84 per la Pirozzi, ex aequo con l’americana Hali Flickinger, 2:09.12 per la Bianchi, in una serie di batterie dominata da Katinka Hosszu, l’ungherese idolo della Duna Arena che stampa il miglior crono assoluto, in 2:07.25, rallentando negli ultimi venti metri (sarà impegnata questo pomeriggio nella finale dei 200 stile libero). Positiva la prestazione dell’altra magiara presente, Liliana Szilagyi, quinta in 2:07.73, tempo di un centesimo più alto della cinese Yilin Zhou. Sul podio virtuale, alle spalle della Hosszu, l’altra cinese Yufei Zhang, in 2:07.50, e la spagnola Mireia Belmonte Garcia (2:07.59), argento ieri nei 1.500 stile libero. Lotteranno per un posto in finale anche la coreana An e la tedesca Hentke, entrambe seste in 2:08.06. Più attardate l’australiana Throssell (2:08.98) e la nipponica Hasegawa (2:09.10). Giappone che invece sorride nei 200 misti maschili, in cui Kosuke Hagino si conferma tra i principali favoriti della specialità, concludendo al primo posto, in 1:56.46, aggiudicandosi la volata finale a stile libero con l’americano Chase Kalisz (1:56.48). Terzo incomodo, almeno per ora, il britannico Max Litchfield, in 1:56.64, in grado di precedere l’altro nipponico Daiya Seto, quarto in 1:57.55. Per l’Italia, qualificazioni alle semifinali agguantata in extremis da Federico Turrini. L’azzurro non brilla nelle prime due frazioni, recupera a fatica negli ultimi cento metri, stampando l’ultimo crono utile, in 2:00.20. Lo svizzero Jeremy Desplanches è invece quinto complessivo, in 1:57.59, a soli quattro centesimi da Seto. Seguono l’australiano Clyde Lewis (1:58.06), il tedesco Philip Heintz (1:58.99) e il cinese Haiyang Qi (1:59.01).
Nella staffetta 4X100 mista mista, gli Stati Uniti fanno segnare il nuovo primato mondiale, volando in 3:40.28, grazie al quartetto formato da Ryan Murphy (dorso, 52.34), Kevin Cordes (rana, 58.95), Kelsi Worrell (farfalla, 56.17), Mallory Comerford (stile libero, 52.82). Saranno dunque gli americani i principali favoriti per l’oro del pomeriggio, con l’Italia comunque avanti, settima, in 3:46.75. Qualificazione che porta la firma di Margherita Panziera a dorso (1:01.03), di Nicolò Martinenghi a rana (1:00.26), Piero Codia a farfalla (51.91), Silvia Di Pietro a stile libero (53.55). Per il podio della finale, ecco avanzare prepotente la candidatura dell’Australia (3:44.13), che giunge seconda con un quartetto sperimentale (McKeown, Wilson, Irvine, Jack) e di Canada (Acevedo, Funk, Smith, Van Landeghem, 3:44.46) e Gran Bretagna (Davies, Murdoch, Guy, Anderson, 3:44.79). Più indietro Russia (3:46.09) e Cina (3:46.25). Squalificata l’Ungheria.