La marcia del Settebello si interrompe ai quarti. La squadra di Campagna, decimata in avvio di competizione da un fastidioso virus - out in un sol colpo Del Lungo, Gallo e Velotto - non riesce ad opporsi alla marea croata. Il cuore azzurro prolunga la sfida, per due tempi è parità assoluta, grazie alla classe di Tempesti e alle soluzioni balistiche di Figlioli e Di Fulvio. Con l'avvento del terzo tempo, la Croazia trova però l'allungo decisivo, cancellando l'Italia dall'élite mondiale. 12-9 il finale, da sottolineare, comunque, l'orgoglio tricolore.
Gli altri quarti si rivelano a senso unico, un divario ampio certificato dai numeri. L'Ungheria - fermata sul pari proprio dall'Italia nel girone eliminatorio - strapazza la Russia in una non competitiva. Una manciata di minuti - i primi - e la nazionale di casa scava un solco enorme. 5-0 alla pausa, 8-1 all'intervallo lungo. Il resto è semplice accademia, al tramonto è 14-5.
La Serbia - favorita per l'oro iridato - rispetta il pronostico e doma l'Australia. Ben 15 le segnature, un dominio che si estende all'intero arco del match. 8-2 al sedicesimo, 15-5 alla sirena conclusiva. Da brividi la seconda semifinale - in programma domani alle ore 22 - tra la stessa Serbia e la Croazia.
Ultima qualificata alle semifinali è la Grecia. Gli ellenici spezzano la resistenza del Montenegro nel secondo parziale. Dopo una partenza in sordina, con le difese a monopolizzare la vasca - un solo gol, della Grecia, in apertura - arriva il break. 5-2 nei secondi otto minuti, 6-2 nel computo complessivo. Il Montenegro balla ancora al rientro in acqua, sprofonda a meno 7 e riesce solo a limitare il disavanzo nel finale. 12-7 e Grecia tra le prime quattro del mondo.
I quarti di finale
Croazia - Italia 12-9
Ungheria - Russia 14-5
Serbia - Australia 15-5
Grecia - Montenegro 12-7