L'avventura mondiale del Setterosa si interrompe ai quarti. Dopo un girone condotto alla perfezione, la squadra di Conti incappa in una giornata parzialmente negativa e cede di un'incollatura alla Russia. Le azzurre risorgono dalle ceneri di un funesto primo tempo e passano a condurre con forza in avvio di terzo. Sul 7-5, però, la manovra si inceppa nuovamente, la Russia si infila nelle nostre incertezze e ci punisce quattro volte. Non bastano due superiorità nell'ultimo minuto e mezzo per ristabilire la parità. 9-8 per le nostre avversarie, delusione palpabile in casa Italia.
Nelle fasi iniziali, a dominare la scena sono le difese. La palla gira lentamente, il Setterosa inanella conclusioni dalla distanza, ma le bocche da fuoco sono imprecise e Karnaukh perfettamente calata nell'atmosfera da dentro-fuori. Sei minuti circa per assistere ad un episodio in grado di sbloccare l'inerzia. Serzhantova si alza sull'acqua, sfodera l'arsenale di finte e perfora Gorlero. Il gol galvanizza la Russia, l'Italia affonda, sospinta nel baratro da Ivanova e Ryzhkova. L'elementare passaggio diventa complicato, la sirena salva il Setterosa. La Russia sente il profumo d'impresa e gioca bene, ribaltando il lato e cogliendo, con Gorbunova, il 4-0 in apertura di secondo parziale. Non impeccabile Gorlero, ma traiettoria perfida. L'urlo di Emmolo, a sfruttare la superiorità, sembra restituire linfa all'Italia, ma c'è poco pensiero nell'incedere tricolore. Si conclude rapidamente, senza la necessaria costruzione. La retroguardia regge però l'urto e concede una chance, colta da Bianconi, perfetta nel vedere fuori posizione le nostre avversarie. 4-2. La sequenza si allarga, con Queirolo e Garibotti che annullano il gap alla pausa lunga.
La zona centrale del terzo tempo sembra confermare il ritorno azzurro. Emmolo, soluzione improvvisa da fuori, certifica il primo vantaggio. Dopo il pari di Borisova, la fucilata di Garibotti. Tracciante dritto per dritto da molto lontano. Emmolo - al termine di una ragnatela intelligente, a sfruttare ogni secondo della superiorità - timbra il 7-5. Un break che non spezza però la resistenza russa. Karimova - sorpresa alle spalle la difesa azzurra - e Gorbunova inchiodano Gorlero, 7-7 all'ultimo riposo. Una sfortunata deviazione di Radicchi spinge nuovamente l'Italia sull'orlo del precipizio, Ivanova, poi, infila sul primo palo. 9-7 ed eliminazione a un passo. Minuti di tensione, Bianconi, sassata dal centro, ad alimentare la speranza, due superiorità consecutive senza esito. Karnaukh emette un profondo respiro, l'Italia è fuori. Il Setterosa, argento olimpico, saluta Budapest senza medaglia.