Secondo pronostico, il Settebello supera nettamente l'Australia, ma non riesce ad insidiare la prima posizione dell'Ungheria. Il più otto finale - 13-5 - vale il secondo posto nel raggruppamento e costringe gli uomini di Campagna ad una fatica ulteriore contro il Kazakistan. All'orizzonte, Croazia e Serbia, il meglio della pallanuoto mondiale. Per una squadra colpita da diverse defezioni - Gallo, Del Lungo, Velotto - un banco di prova interessante.
Serve una goleada per ribaltare le sorti del girone dopo il 9-9 con l'Ungheria. L'Italia schiaccia subito sull'acceleratore, il giro-palla è rapido, la manovra fluida. Servizi efficaci al centro, meno di due minuti e Bodegas sblocca la partita. Il gol in superiorità di Presciutti vale il 2-0, il Settebello è padrone della vasca e, dopo la segnatura di Younger e lo scambio di cortesie tra Bodegas e Putt, arriva una sequenza azzurra firmata Bodegas - tris personale - ed Aicardi che accende la speranza. 5-2 al primo intervallo e Campagna visibilmente soddisfatto. La porta tricolore, poi, rimane inviolata nei successivi otto minuti, l'Italia concede poco o nulla, legge il gioco australiano e riparte rapidamente. Aicardi mette la seconda firma, entrano in azione a seguire i nostri bombardieri. Di Fulvio e Figlioli colorano il parziale, 3-0 azzurro e 8-2 complessivo.
Il sogno tramonta nel terzo periodo, cala la lucidità, l'Australia si fa più fisica e rinviene. Unico tempo favorevole alla nazionale di Fatovic. Il Settebello incassa tre reti - Fannon, Ford Andrews ed Edwards - e vede sfumare la chance di raggiungere la prima posizione. A nulla valgono le fucilate di Figlioli, presente nel momento di maggior difficoltà. L'epilogo riporta la sfida su binari consueti, con l'Italia a dettare il passo. Renzuto si iscrive al match, Fondelli e Di Fulvio completano l'opera. 13-5 ed ottavi con il Kazakistan. Dai quarti un inferno, ma è il Settebello.