Procede a gonfie e vele il cammino mondiale del Setterosa. La squadra di Conti firma il secondo successo a Budapest, superando in larga misura il Brasile. 18-4 al termine, un'affermazione che consente alla nazionale italiana di guidare il raggruppamento e di volgere già lo sguardo ai quarti. Prima la chiusura con la Cina, sorpresa, nella seconda tornata, dal Canada.
Senza la ruggine d'esordio, il Setterosa martella fin dai primi secondi, acuendo l'ampio divario tecnico. Il Brasile paga inesperienza e minor tasso qualitativo, quasi si consegna all'Italia. Una manciata di secondi e la fiondata di Garibotti apre la contesa. La fuga tricolore trova consistenza con la forza di Aiello e l'intelligenza di Radicchi. La prima segnatura brasiliana - a firma Duarte - è così semplice intermezzo nel monologo azzurro. La palla cade rapidamente al centro, Palmieri si scuote di dosso le avversarie e segna due volte. 5-1 alla prima pausa.
Emmolo inaugura i secondi otto minuti, Zablith perfora Gorlero, ma è l'unico squillo del Brasile. Le calottine dell'Italia sono serrate, non c'è spazio per la rappresentativa guidata da Abla. Aiello scuote la vasca, Radicchi trova la seconda rete personale. Quando anche capitan Queirolo si iscrive al match, il tabellone recita 9-2. Il finale di tempo è ancora di Palmieri. Prima in parità numerica, poi in superiorità - buon ruolino per le azzurre in questo settore - 12-2, punteggio schiacciante.
Conti gestisce i cambi con attenzione, fondamentale risparmiare energie. Aiello e Bianconi colorano il terzo parziale, c'è gloria anche per la giovanissima Picozzi. L'epilogo porta al proscenio il mancino terribile di Emmolo. Tre sigilli per rifinire l'opera azzurra. Al termine, 18-4, iniezione di fiducia importante in vista del proseguo della competizione.