Il mondiale di Budapest è ormai alle porte, una manciata di giorni prima della partenza. Cesare Butini provvede a rifinire il contingente azzurro. Il Settecolli - come da previsione - funge da spartiacque, àncora ultima per conquistare il pass mondiale. Quattro nuotatori si aggiungono al gruppo qualificato grazie agli Assoluti. Al plotone tricolore, si aggregano due velociste - Giorgia Biondani ed Erika Ferraioli - fondamentali per dare linfa alla staffetta 4x100 femminile, guidata ancora una volta da Federica Pellegrini e Silvia Di Pietro, e due dorsisti - Matteo Milli e Margherita Panziera. Ruolo delicato il loro, occorre ultimare le staffette miste, in cui la nostra nazionale punta a ben figurare. 

Con la 4x100 maschile già certa dopo i primaverili, qualche dubbio permane sulla 4x200 donne. Federica Pellegrini è il punto interrogativo. Come riporta la Gds, la presenza o meno in vasca della squadra dipende dagli impegni e dalla condizione della divina, attesa da due prove individuali - 100 e 200 - e dalle varie sfide d'insieme. Non c'è un cambio per la Pellegrini, toccherebbe a lei in qualifica quanto in finale. Spremere la nostra punta diamante può portare a un risultato di prestigio? Con Federica al via, spazio a Mizzau - ottimo ritorno in questo 2017 - e Pirozzi, con la Quadarella, attesa alla definitiva esplosione in sede iridata nel mezzofondo, a chiudere il pacchetto. Senza Federica, rinuncia dolorosa e resa anticipata, per una staffetta in passato più volte protagonista in rassegne prestigiose. 

L'Italia parte con ambizioni importanti, forte di stelle di prima grandezza - non solo la citata Pellegrini, ma anche Detti e Paltrinieri, al comando nelle graduatorie di stagione su 800 e 1500 - e di giovani di prospettiva - Martinenghi può ambire a un risultato d'élite - ma non mancano, purtroppo, buchi neri a cui porre rimedio, vuoti che complicano il cammino.