L'impronta di Katie Ledecky. Impone un passo proibitivo in batteria, poi chiude la finale dei 200 col miglior crono dell'anno, unica ad abbattere la barriera dell'1'54. 1'54"54, Leah Smith, seconda, insacca oltre due secondi. La favorita, a Budapest, è la ragazza di Washington. Al maschile, Townley Haas conferma le sensazioni della batteria. Il progresso è significativo, 1'45"03, la concorrenza si scioglie a metà gara. Pieroni il primo dei battuti, quarto Dwyer, ottavo D'Arrigo, in difetto rispetto alla qualificazione.
Lilly King si candida ad anti-Efimova nella rana. Primo crono al mattino nei 200, replica al pomeriggio. 2'21"83, avvicina il primato nazionale e sfida a distanza la russa. Crolla la Meili, solo settima. Cordes, invece, cambia marcia e regola, tra gli uomini, Fink e Prenot. Il crono è straordinario, 2'07"41, biglietto mondiale.
Nei 200 dorso, la Baker - 2'06"38, attenzione a lei per la rassegna ungherese - spazza la vasca (seconda Regan Smith, 2'08"55), al maschile sussulto di Murphy, al termine di uno splendido duello spalla a spalla con Pebley. Murphy completa la prova in 1'54"30, 48 centesimi di margine. Dressel - 23"05 - vince i 50 farfalla U su Jones e Phillips, la Worrell - 25"69 - è davanti tra le donne.