Meravigliosamente Sjoestroem. La svedese bussa due volte a Canet en Roussillon. Nella seconda giornata di gare, respinge l'assalto della giovanissima Ikee nei 50 farfalla - Sjoestroem 24"95 - poi dipinge due vasche a stile. Pennellate di talento e personalità, il record del mondo regge per due centesimi. Tentativo solo rinviato, perché è ormai nella testa e nelle braccia della svedese una performance da sotto 52. 52"08 per la scandinava, in una gara di livello straordinario, in cui le prime sei sono sotto il muro dei 54. Cate Campbell tocca in 53"03, eppure sfuma all'orizzonte. Terza la Coleman. Al maschile, è lotta per il successo, su un passo non esaltante. Metella - 48"62 - supera il duo australiano McEvoy - Magnussen. Magnini, sesto, brucia Dotto per un centesimo. 49"48 per il due volte campione del mondo.
La Efimova esprime, sui 200, il meglio del repertorio. Non c'è alcuna frenesia nella sua nuotata, è come cullata dalle onde, si allunga, sinuosa, e archivia la prova in 2'20"15, con quasi 4 secondi sulla prima delle inseguitrici. Sesta la Pedersen. Chupkov - 2'07"46 - colora invece il contesto maschile. Terza prestazione dell'anno, meglio del russo solo Watanabe e Koseki.
Suzuka Hasegawa è prima nei 200 farfalla. 2'06"94 - leggermente più lenta rispetto alla sua miglior prova dell'anno - regola la Thomas, quarta è la Hosszu. La farfalla, al femminile, vive un periodo florido, di sabato, infatti, la chiamata della Hentke ai trials tedeschi, ieri la risposta nipponica. Tra gli uomini, Kenderesi - 1'54"98 - supera Cseh e Le Clos.
50 rana U a Van der Burgh - 27"07 - Scozzoli è sesto - 27"80. Govorov - 23"05 - firma i 50 farfalla. 7'50"18 di Wojdak negli 800, è quinto al mondo, ma distante, non poco, da Detti. La classe 2001 Kesely accende i 400 D. 4'06"42, pone in angolo la Popova e scruta con ottimismo Budapest. Il dorso parla australiano. 59"57 della Seebohm nei 100 D, 54"11 di Larkin.
Infine, un occhio ai misti. Despanches si prende i 200, 1'59"11, la Hosszu sigilla i 400, 4'37"73.