Sarah Sjoestroem e Yuliya Efimova, donne da copertina. A Canet en Roussillon, rubano la scena, riducono a contorno lo straordinario programma della prima giornata. Doppietta svedese, la Sjoestorem copre i 50 stile in 23"85 (a 2 centesimi dallo stagionale) - 24"35 Kromowidjojo, 5° Bronte Campbell - poi decolla a farfalla. Doppia vasca, 55"76, miglior tempo dell'anno, non lontano dal mondiale. La Sehyeon, per dare la portata dell'impresa della scandinava, incassa un secondo e mezzo, terza è la Oleksiak. La Efimova non vuole essere da meno, colora la rana di eleganza e classe, scende a 1'04"82, barcolla la Meilutyte. La Johansson, prima in sede di qualificazione come a Barcellona, deve cedere ancora una volta. 

L'Italia raccoglie un podio pesante. Filippo Magnini respinge il tramonto natatorio con indomito carattere. Batte, piuttosto nettamente, Luca Dotto e si arrende solo a Krasnykh - 1'47"36 (3'46"93 nei 400) - e Stravius. Magnini archivia i 200 stile in 1'48"70. Al femminile, 1'56"22 della Coleman, a 7 centesimi la McKeon. La Heemskerk completa il podio, quarta la Bonnet, quinta la Popova. Scozzoli trova un buon progresso cronometrico nei 100 rana, si porta a 1'00"97, in quinta posizione. Come da pronostico, sigillo di Chupkov, 59"53. Si avvicina Koseki, 59"66. 

Fratus si prende i 50 stile U - 21"92 - davanti a McEvoy, con Govorov in terza ruota. Il dorso femminile è della Seebohm. Nei 50, 28"13, nei 200, 2'06"66, grande impressione. Seconda la Ustinova nella prova più lunga, quarta la Hosszu, prima poi nei suoi 200 misti - 2'11"16. Metella - 51"61 - regola Cseh e Le Clos nei 100 farfalla, super Kawecki nei 200 dorso - 1'57"47. Stravius - 25"28 - firma i 50 dorso U. Per un centesimo, Dale è secondo. Segue Larkin, quarto Ryan, più lento rispetto all'eliminatoria.