Dopo il week-end nel principato, il nuoto fa tappa a Barcellona. Mare Nostrum, prima giornata, spunti eclatanti. Yuliya Efimova, bella, discussa, elegante, si prende la copertina, avvicinando il mondiale della Pedersen nei 200 rana. Mai nessuna su queste frequenze nella vasca spagnola, 2'19"83, propositi di assalto mondiale. La Efimova completa il pacchetto di vittorie con l'acuto nei 50 - 30"32. L'unica ad avvicinarsi è la Johansson - 30"41 - terza la Laukkanen, quarta la Carraro, 31"46. 

Non accenna a placarsi nemmeno la furia di Sarah Sjoestroem. La svedese mette nuovamente all'angolo le sorelle Campbell e si aggiudica il duello diretto con la Kromowidjojo nei 50 stile. 23"96 Sjoestroem, 24"29 per l'olandese, terza Bronte, quarta Cate, ottava la Di Pietro, 25"49, un passo indietro rispetto alla batteria. Sjoestroem mirabolante anche nei 100 farfalla. Record della manifestazione, 56"27, Chimrova e Oleksiak lontane. 

Spicchi d'Italia. Federico Turrini sfrutta un campo partenti non eccelso e prevale nei 200 misti - 2'01"62 - sul podio salgono, poi, Martinenghi e Carini. Siamo a livelli d'eccellenza, il giovane ranista - già su riferimenti d'élite tra 50 e 100 - copre le due vasche in 1'00"20 e si arrende solo al veterano Van der Burgh - 1'00"02 - e a un fantastico Chupkov, capace, in un contesto non semplice, di approdare a 59"39. Carini lotta, invece, nei 200 farfalla. Gara di difficile gestione, ci prova, con coraggio, tocca in 1'58"58, non lontano dalla seconda piazza. Cseh conferma l'innata classe, davanti. 1'56"69 l'ungherese. 

Cresce, nei 100 stile, Magnussen. Riferimenti non esaltanti, è duello sul filo di lana. Una linea unica, l'australiano archivia la prova in 48"68 e brucia Fratus e Garcia. Quarto il connazionale McEvoy - 48"86 - in riserva Dotto - 49"32, quinto - e Magnini - 49"69. 

La Hosszu spadroneggia nei 400 misti - 4'33"71, distrutta la Miley - la Belmonte, senza la Ledecky, alza la voce nei 1500 - 16'17"36. 58"99 della Seebohm nei 100 dorso, la Ustinova incassa un secondo e mezzo. I 200 stile D non propongono risultati di spessore, prima è la Heemskerk - 1'56"28 - sulle sue code Popova e McKeown. Sesta - 1'58"27 - la Mizzau. Infine, 23"17 di Govorov nei 50 farfalla, 3'47"35 di Krasnykh nei 400 stile. Male, ancora, Horton.