Inizia con il piede giusto l'avventura di Mazzanti sulla panchina dell'Italia. Le azzurre, dopo una difficile esperienza olimpica, sigillano in Belgio la qualificazione mondiale, archiviando la quinta vittoria consecutiva nel gruppo D. Quindici punti complessivi, 15 a 0 il conto set, una marcia trionfale, spartiacque tra un difficile passato e un interessante futuro. Avversari alla portata, questo sì, ma lo spirito è giusto e il nuovo commissario tecnico può trarre significative indicazioni. 

La pressione non schiaccia l'Italia, anzi galvanizza la nostra giovane nazionale, che ha in Chirichella il nuovo capitano e in Egonu il braccio armato. La sfida da primato con il Belgio si risolve in tre set, frutto della maggior capacità della rappresentativa italiana di gestire i punti importanti. Il gioco prende forma da una difesa solida, De Gennaro tocca tutti i palloni, la cerniera a muro formata da Chirichella e Folie è impenetrabile, Malinov ha così spazio per creare ed innescare Egonu, arma impropria del nostro sestetto. 23 punti, il massimo nella partita decisiva per blindare la vetta ed evitare un'ulteriore tappa di qualificazione. 

Un rebus, Egonu, di difficile lettura, parola di Vande Broek, tecnico del Belgio che alla fine applaude comunque le sue ragazze, in grado di aggrapparsi alla partita nel secondo e nel terzo set, dopo un avvio piuttosto difficile e in balia delle soluzioni azzurre. Ottimo anche l'apporto delle Bosetti, finalmente in condizione, libere di mente e polso. 

Per l'Italia, all'orizzonte, test di superiore levatura. Prima dell'Europeo di settembre, il Gran Prix, in Cina dal 7 al 9 luglio il primo girone. C'è ampio spazio per progredire, ma la via tracciata è giusta, entusiasmo e fiducia, ingredienti fondamentali in un percorso di crescita. Con le azzurre, al mondiale anche Turchia, Germania e Russia. Ovviamente da considerare anche il Giappone, paese organizzatore, gli Stati Uniti, pronti a difendere il titolo, Russia e Serbia. 

Italia - Belgio 3-0 (25-18 25-22 25-23)