A Santa Clara, terza giornata di gare. Le cose migliori giungono dal dorso. Ryan Murphy si aggiudica i 100, col sesto tempo dell'anno. 53"48 il riferimento di Murphy, secondo - sotto i 54 - è il vecchio Grevers, terzo Tarasevich. Guida la graduatoria del 2017 il cinese Xu, 51"86. Al femminile, trionfo per la canadese Masse - suo il 58"21 che al momento è primo crono al mondo - che si peggiora leggermente in finale. 1'00"12 in eliminatoria, 22 centesimi più lenta nell'atto conclusivo.
Nei 200 misti D, 2'11"56 della Cox, mentre Jay Litherland - 2'00"48 - trionfa tra gli uomini ex aequo con Andrew. Siamo lontani dall'élite della specialità. Hagino, ad esempio, vanta un notevole 1'56"01, sulla sua ruota Wang e Kalisz, impegnato nei 200 farfalla. Il mistista americano si dimostra poliedrico e strappa la prova a Clark e Conger. 1'56"60 per lui (il Giappone controlla la distanza con Sakai - 1'53"71 - e Seto). Nel medesimo contesto, al femminile, la McLaughlin brucia la Case (2'10"35 - 2'10"80).
La Ceballos - 1'08"02 - si aggiudica i 100 rana (sopra ai riferimenti delle azzurre Castiglioni e Carraro, distanti dalle prodezze della Efimova), Cordes non abbatte il muro dei 60 secondi al maschile. Si ferma a 1'00"61, Martinenghi può dormire sonni tranquilli, ancor di più Peaty.
Senza la Ledecky, è un 800 in tono minore. La Runge - 8'29"27 - concede la ribalta iniziale alla Padington, poi cresce e piazza l'allungo negli ultimi 300. 1500 U ad Acosta, 15'14"03, nulla a che vedere con i gemelli d'Italia Paltrinieri e Detti.