Finalmente il tabù Olanda è stato sfatato. Non è stato un successo in una partita ufficiale. Però pur se in amichevole una vittoria rimane sempre tale. L'Italia di volley femminile ieri ha superato finalmente le orange per 3-1 (25-17, 18-25, 13-25, 20-25), reagendo alla sconfitta subita il giorno prima. Aver superato la bestia nera, che le aveva sempre battute ultimamente in incontri importanti, aiuterà le azzurre nel gioco e nel morale.

Davide Mazzanti ad Hoogenveen ha schierato lo stesso sestetto base del giorno prima. Sull'altro fronte, l'allenatore olandese lo ha imitato non schierando l'opposta Lonneke Sloetjes.

Eppure questa partita non era iniziata bene per le azzurre. Infatti l'Olanda si è aggiudicata con assoluta facilità il primo parziale. L'Italia sembrava condannata ad un'altra sconfitta, invece come l'araba fenice ha saputo risorgere dalle proprie ceneri e reagire.

A cambiare in maniera decisiva l'inerzia della gara, spostandola verso le azzurre è stato l'ingresso in campo nel secondo set per il servizio di Sara Loda al posto di Raphaela Folie. Grazie ai 2 ace della bergamasca si è passati dal 16-14 per le orange, al 17-19 per le azzurre, che si sono sbloccate nel gioco, aggiudicandosi il parziale.

Da lì è stata tutta un'altra musica con l'Italia che ha battuto meglio, ha cambiato registro in attacco, ha serrato i ranghi a muro, ha ricevuto e difeso meglio, aggiudicandosi nettamente pure il terzo e il quarto parziale.

Per la formazione di Davide Mazzanti sono salite in cattedra queste giocatrici: Ofelia Malinov che è apparsa ispiratissima in regia, Paola Egonu, Raphaela Folie, Caterina e Lucia Bosetti hanno messo a terra palloni importanti; già sapevamo e lo ha ribadito che la seconda linea è il regno incontrastato di Monica De Gennaro.

Insomma è arrivato il primo successo di Davide Mazzanti sulla panchina azzurra e quindi i sorrisi. Ora però sarà necessario staccare il biglietto per i Mondiali 2018 vincendo in Belgio. La formazione più ostica da superare per realizzare l'obiettivo sembrano proprio le Yellow Tigers. Ma se l'Italia gioca bene non può e non deve avere paura di nessuno.