Adam Peaty fissa il secondo paletto a Tokyo. Dopo un 100 rana da sotto 59, il fenomeno britannico si ripete nei 50, archiviando la prova in 26"94. Peaty precede Koseki e si conferma leader della specialità (in stagione 26"48). Al femminile, ancora Gran Bretagna. Imogen Clark chiude in 30"63. 

Da Peaty a Guy. Si valuta nei 400 e vince con crono, per lui, normale. Guy - accreditato in stagione di 3'44"74 - tocca in 3'46"61. Nei 400 D, invece, nessuna scossa di rilievo, prima piazza per la Igarashi, 4'09"37. 

I 100 portano in superficie lo splendido talento della Ikee, giovanissima eppur già nell'élite del nuoto. Nei 200 della Pellegrini vanta già riferimenti da 1'56, nei 100, a Tokyo, approda a 54"57, precedendo la Aoki. Attenzione alla sua crescita. Stile e farfalla, la Ikee, nei 50, domina in 25"78. Salto al maschile, nella gara regina, i 100 stile, Shioura - 48"82 - precede di mezza bracciata, 2 centesimi, Nakamura. Scott, nel 2017 47"90 a Sheffield, è terzo per un'inezia. 48"86 per lui. 50 farfalla U, quindi Proud. Potente, copre la vasca in 23"31. 

Entusiasmante il confronto al maschile nei 400 misti. In tre su tempi d'eccellenza. Daiya Seto il migliore, 4'10"18. Fujimori, secondo, paga una farfalla non eccezionale, non riesce il ritorno ad Hagino. La Miley è terza, al femminile, nella gara che incorona la Ohhashi, 4'36"48. Infine, 200 dorso. Shirai, 2'09"63, e Sunama, 1'58"56, sugli scudi.