Katie Ledecky sorride, Atlanta osserva l'inarrivabile campionessa. Seconda tappa dell'Arena Pro Series, doppio impegno per la Ledecky. Nuota 100 e 400, con risultati interessanti. Nella gara regina del nuoto, termina in quinta piazza, 54"69 per lei. Davanti, come da copione, Simone Manuel, sotto 53 di personale, qui 53"82, crono simile tra batteria e finale. La Ledecky, poi, travolge la concorrenza sui 400, una delle sue gare. Il divario, qui, è notevole, corsa in solitaria, 4'00"98, ipoteca mondiale. La Evans, seconda, nuota 4'08"44. 

Personaggio, come il coreano Park. Sotto la lente d'ingrandimento, in passato fuori per doping, torna con ambizioni iridate. In batteria, 48"6 nei 100, inatteso, al pomeriggio, solo 400, prova in cui intende far valere il suo passo. 3'44"38, primo, nettamente. Un tempo che avvicina il coreano ai migliori di stagione, Sun, Detti, Horton. C'è anche lui tra i favoriti per il prossimo mondiale. 

Kelsi Worrell conquista i 100 farfalla D, 57"50, rifilando oltre un secondo alla Moffitt, Shields - 52"09 - piazza l'undicesimo riferimento del 2017 nella medesima prova maschile. A rana, sussulto della Meili. 2'23"18 sui 200, solo in tre, al momento, meglio di lei. Guida la graduatoria la chiacchierata Efimova, intoccabile in questi mesi. Tra gli uomini, 2'10"74 di Kalisz. 

Per completare il quadro, 100 U, senza Park come detto. Vince Pieroni, normale 49"18, sette centesimi meglio di De Lucca.