La Lube Civitanova Marche è ad un passo dallo scudetto, dopo aver vinto in trasferta gara 2 di finale scudetto. Per la prima volta in questa stagione la Diatec Trentino è caduta sul proprio campo. Lo ha fatto dopo aver venduto cara la pelle, finendo però la benzina al tie-break. Questo è stato il succo di questa partita, valida per i playoff scudetto di Superlega UnipolSai di serie A1 di volley maschile.

Angelo Lorenzetti ha mandato così in campo la Diatec Trentino: palleggiatore Simone Giannelli, opposto Ian Stokr, centrali Sebastian Solè e Simon Van De Voorde, schiacciatori Filippo Lanza e Tine Urnaut, libero Massimo Colaci. Gianlorenzo Blengini ha risposto per la Lube Civitanova Marche con: palleggiatore Micah Christenson, opposto Tsvetan Sokolov, centrali Dragan Stankovic e Davide Candellaro, schiacciatori Osmany Juantorena e Jiri Kovar, libero Jenienna Grebennikov.

Il primo set è stato ricco di pathos ed emozioni da entrambe le parti. Nessuna delle 2 formazioni voleva cedere, perciò si è andati ai vantaggi. A condannare la Diatec Trentino è stato un errore offensivo di Tine Urnaut. La formazione di casa ha reagito immediatamente, portandosi a casa il secondo parziale con la pazienza. Infatti non si è abbattuta dopo che gli ospiti l'hanno stoppata 2 volte, mentre cercava di andare in fuga nel punteggio. La Lube ha pagato a caro prezzo il calo di rendimento in attacco, dove ha commesso qualche errore di troppo.

Il terzo set in un'altalena di emozioni si è chiuso ai vantaggi. L'ha spuntata la Lube grazie ad una diagonale di Sokolov e ad un muro di Stankovic. Il quarto parziale si è chiuso anch'esso ai vantaggi, risultando infinito ed appassionante quasi come il primo. La Diatec Trentino, grazie ad un Filippo Lanza superlativo in attacco, è riuscita ad annullare 4 match point agli avversari, portando la partita al tie-break. Qui però la formazione di Angelo Lorenzetti, forse provata fisicamente e psicologicamente da una partita di rincorsa, improvvisamente si è ritrovata scarica e senza energie, lasciando campo libero agli avversari. Quest'ultimi si sono portati a casa una partita che hanno avuto a lungo in mano, ma al tempo stesso avrebbe potuto pure sfuggire loro.

In chiusura dell'articolo facciamo delle considerazioni di natura tecnica, che non hanno trovato posto nella narrazione della partita. La Lube è piaciuta per: aggressività in battuta, muro spesso granitico fondamentali della ricezione e della difesa con un Grebennikov superlativo, qualità della distribuzione offensiva di Christenson. Se volessimo cercare il pelo nell'uovo potremmo dire che ha servito tantissimi primi tempi a Dragan Stankovic e quasi nessuno a Davide Candellaro. La Diatec Trentino se vorrà allungare la serie dovrà: ritrovare una battuta efficace staccando Christenson da rete e impedire che la ricezione gli mandi palloni puliti sopra la testa, ritrovare il miglior Tine Urnaut e i propri centrali in attacco e a muro, non dipendere esclusivamente da un solo giocatore offensivamente, ad esempio per larghi tratti Ian Stokr, poi Filippo Lanza.