Giacomo Carini illumina il pomeriggio di Riccione. La farfalla torna a parlar italiano, con un classe '97 di carattere ed avvenire. Nei 200, dopo un'ottima batteria, imposta un gran passo - secondo 50 da sotto 29"00 - e prova a resistere, poi, alla fatica. L'azione si impasta leggermente nei metri conclusivi, ma il riscontro è notevole. 1'55"40, nuovo record nazionale e ovviamente pass mondiale. Secondo Berlincioni, 1'57"63, terzo Pelizzari.

Martina Carraro cancella la sconfitta dei 50 e, a rana, piega la rivale di sempre, Arianna Castiglioni. Si lotta su un ritmo non eccezionale, conta il successo parziale ed è della Carraro. 1'07"87, Castiglioni a 8 centesimi. Piace Ilaria Scarcella, terza ma a ridosso delle due di testa (1'08"11). 

Silvia Di Pietro accusa la fatica di una settimana a tutta e non riesce a soddisfare i suoi propositi di primato. Arriva un altro sotto 25"00 nei 50 stile - 24"93 - basta ovviamente per il titolo. La Ferraioli - 25"30 - chiude seconda, la Biondani completa il podio. 

Infine, 50 dorso al maschile. 1 centesimo separa Bonacchi e Sabbioni. Vince il primo, 25"36. Al termine, comune felicità, gli Assoluti primaverili sono un punto di ripartenza. Milli è terzo, quarta posizione per Di Tora e Ceccon, il vecchio e il giovane. Quasi un passaggio di consegne.  

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo