Risposte confortanti, a Riccione, sede degli Assoluti primaverili, fiorisce l'Italia mondiale. Presente e futuro, un connubio perfetto. Federica Pellegrini e Gabriele Detti, cartoline per Budapest. In attesa dei 200, la divina si impone nella gara del prossimo quadriennio, i 100. A stile, 53"92, con la consueta classe. Federica "osserva" nei 50 d'avvio, poi è alta, rotonda, sontuosa nel finale. Si inchina una Di Pietro da urlo, 54"11 e propositi di staffetta importante. Giornata con il segno "+" per la Di Pietro, per lei, infatti, anche l'atteso titolo nei 50 farfalla. 26"03 per regolare, nettamente, la Gemo.
Gabriele Detti - pronto a sfidare nuovamente Paltrinieri - si concede, dopo il record nei 400, in staffetta. Mirabolante 1'46"64, per l'Esercito seconda posizione, perché l'Aniene di Magnini risale e conquista la 4x200. Di Giorgio, Lestingi e Oriente a lanciare Re Magno, in quarta e decisiva frazione.
Nicolò Martinenghi è l'elemento di spicco di questa rassegna. Nei 100, conferma la sua leadership nella rana e si affaccia al mondo con volto sbarazzino e giovanile "arroganza". Spreme Scozzoli, schianta un campione di carattere sfiorando il limite nazionale. 59"46, l'annuncio di un futuro assalto. Scozzoli può però uscire dalla vasca soddisfatto, 1'00"12, crono che segnala una forte crescita. Martinenghi e Quadarella, anche al femminile l'Italia batte un colpo. KO nei 400, dilaga nei suoi 800. Straccia il personale, scende a 8'25"08 e piazza un riferimento di livello assoluto. Da segnalare, infine, Giulia Verona. Classe '99, ranista, i 200 come territorio di caccia. 2'25"81, metri di vantaggio su Ilaria Scarcella.
Per completare il quadro di giornata, l'assolo di Codia - 51"92 - nei 100 farfalla (secondo Rivolta) e il successo di Turrini - 4'13"52 - nei 400 misti.