Il ritorno della regina. Un rientro graduale, dopo la maternità, una preparazione mirata, intelligente, per incastonare l'ennesima pietra nella leggenda mondiale. Marit Bjoergen affronta in "seconda fila" gli ultimi chilometri, osserva l'incedere convinto di Krista Parmakoski, spinta a pieni polmoni dal pubblico di casa. Un dialogo veloce con i tecnici, posti lungo il percorso, poi, sull'ultima ascesa, uno scatto repentino per uscire dalle code della rivale. Una progressione mirabile, un frullato di potenza ed eleganza. La Parmakoski cede, in modo quasi naturale, al forcing norvegese. La Bjoergen guadagna qualche metro e si invola, il finale è una passerella. Esulta Bjoergen, poco dopo Parmakoski cinge le mani e ringrazia il pubblico. Per entrambe è una giornata di festa. Terza è Charlotte Kalla, suo il duello per il bronzo con Heidi Weng. 

La gara - La frazione in classico si annuncia difficile e a render la prova ancor più dura contribuisce Bjoergen. La scandinava prende in mano la gara fin dai primi metri, dettando un ritmo sostenuto. La situazione si delinea così rapidamente, con Kalla sulle orme di Bjoergen e diverse fondiste in difficoltà. Poco spazio per recuperare energie, per respirare, è un su e giù continuo. In quattro sembrano aver gioco facile. Alle spalle del duo Bjoergen - Kalla (anche una caduta, senza conseguenze, per la svedese), tengono bene Weng e soprattutto Parmakoski. La finlandese al km5 prova addirittura a spezzare l'equilibrio, balza davanti e aumenta l'andatura. A farne le spese sono, ancora una volta, le inseguitrici. Al cambio, Kylloenen, quinta, paga oltre 16 secondi, mentre Ganz è la migliore azzurra, con Debertolis in netto ritardo. 

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Punto di rottura con il cambio di tecnica. Bjoergen recupera rapidamente la manciata di secondi di ritardo e sprigiona tutta la sua energia. Kalla non riesce ad incidere come in precedenza e capitola. Si formano così due coppie. Bjoergen e Parmakoski scappano via, mentre Weng si mantiene in "zona-Kalla". Il divario si amplia a dismisura e la gara non offre per diversi chilometri alcuna emozione. L'attesa è per il "ballo finale". Ai 12.5, Kalla, dopo un periodo di "riposo", decide di forzare e, con ritrovata freschezza, cancella Weng. Un sussulto importante che porta la svedese a rosicchiare secondi sulle prime della classe, attente a preparare l'eventuale volata. Davanti, infatti, Bjoergen e Parmakoski si studiano, quasi rialzate. Bjoergen cede la prima posizione e valuta il da farsi, cambia il punto d'osservazione, ma l'intenzione è evidente. Quando il percorso offre terreno fertile, parte, senza titubanze. Parmakoski accenna la reazione, ma nulla può, è comunque argento. Ganz - 25esima - si conferma la prima italiana.

1 4 BJOERGEN Marit 37:57.5  
2 3 PARMAKOSKI Krista 38:02.3  
3 7 KALLA Charlotte 38:29.5  
4 12 VON SIEBENTHAL Nathalie 39:02.5  
5 1 WENG Heidi 39:02.6  
6 10 STADLOBER Teresa 39:02.9  
7 8 TCHEKALEVA Yulia 39:03.2  
8 14 JACOBSEN Astrid Uhrenholdt 39:08.6  
9 19 SEDOVA Anastasia 39:12.8  
10 17 ISHIDA Masako 39:19.3

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