Medaglia d'oro decisa all'ultimo metro, quella che si è assegnata oggi ad Hochfilzen ai campionati mondiali di Biathlon nella 20 km individuale maschile. Il veterano americano Lowell Bailey, con il pettorale numero 100, è riuscito a spuntarla su Ondrej Moravec battuto di soli 3.3 secondi. La prova dell'americano, da tutti amato nel circuito e paladino della lotta al doping, è stata molto solida. Nessun errore al tiro e grande velocità di esecuzione. Un discreto ultimo giro, aiutato anche dal russo Volkov che gli ha fornito un punto di riferimento importante, e uno sprint interminabile sul traguardo gli hanno regalato la prima medaglia della sua storia e il primo oro per gli Stati Uniti nel Biathlon.
Alle spalle dell'americano si è seduto Andrej Moravec, anche lui molto solido e perfetto al poligono. Da antologia l'ultima serie, ma Moravec si è dovuto inchinare al veterano americano che nel giro finale è riuscito a gestire il vantaggio.
I due sono però da ricordare per aver interrotto il dominio di Martin Fourcade nell'individuale che durava dal 2013: il francese dai mondiali di Nove Mesto aveva sempre vinto la prova nei grandi appuntamenti, ma i 2 errori a terra lo hanno di fatto costretto al terzo gradino del podio. Fourcade si può consolare con la coppetta di specialità conquistata e la settima presenza consecutiva sul podio ai mondiali in una gara individuale (come Laura Dahlmeier che aveva raggiunto questa cifra con la vittoria ieri).
Alle spalle del fenomenale francese sono arrivati 2 specialisti della disciplina come Erik Lesser e Sergey Semenov che hanno commesso un solo errore rispettivamente al secondo e terzo poligono, cosa che ha compromesso la loro gara. A chiudere la top ten lo 0 di Krcmar che ha anticipato Shipulin, penalizzato da 2 errori al primo poligono, Johannes Boe, con una gestione folle dell'ultimo poligono che gli ha causato la perdita del podio, Weger e Birkeland. Per gli azzurri gara da dimenticare o quasi: Dominik Windisch ha tagliato il traguardo ventunesimo con 3 errori, Hofer 34esimo con 4 errori mentre hanno fatto peggio Bormolini con 4 errori - 59° - e Montello con 6 errori, 87°.