La quiete prima della tempesta. Un giorno di riposo prima del via alla seconda parte dello spettacolo, quello delle discipline tecniche. La settimana della velocità ha lasciato dietro sé sorprese e conferme, ma anche - purtroppo - il segno alla voce infortuni, su tutti quello di Lara Gut, che, nel riscaldamento prima della manche di slalom in super combinata, ha chiuso nel peggiore dei modi Mondiale e stagione.
In casa Italia, invece, il rammarico è sentimento che fa da padrone: i due "legni" di Sofia Goggia e Dominik Paris fanno male, anche se quasi mai la squadra italiana è stata competitiva nella lotta per le medaglie. Dove si rischia di chiudere ancora una volta a 0, come accaduto due anni fa a Vail. E dopo le bellissime cose fatte vedere in Coppa del Mondo in tutto l'arco della stagione, sarebbe un peccato mortale tornare dalla Svizzera senza nemmeno un metallo. Gigante donne e slalom uomini sembrano rappresentare le occasioni più ghiotte per smuovere il tabellino. Andiamo ad analizzare ora nel dettaglio le quattro gare che mancano alla chiusura del programma.
Gigante donne - La gara che fin da subito è stata segnata con il proverbiale circoletto rosso in casa Italia. Perché la formazione azzurra si presenta al cancelletto con quattro punte tutte in grado di andare a podio in stagione, con Federica Brignone capace anche di vincere nella storica giornata di Plan De Corones. Assieme a lei, Marta Bassino, Manuela Moelgg e Sofia Goggia. La bergamasca e la valdostana non fanno altro che punzecchiarsi a vicenda da inizio Mondiale, creando quel clima di sana rivalità che può far solo bene. Meno proclami fanno Bassino e Moelgg, pronte a piazzare la loro zampata. Gara dal pronostico incerto quella di giovedì 16 febbraio, anche se per quanto fatto vedere in stagione Tessa Worley sembra poter avere una marcia in più. Sarà duello spettacolare con Mikaela Shiffrin, che ha puntato tutto sulle prove tecniche per fare medaglie in entrambe. Disdetta l'assenza di Lara Gut, rimane comunque ottimo il "pacchetto" delle papabili per il podio: da Viktoria Rebensburg a Nina Loeseth, passando per Petra Vhlova, Sara Hector e Anna Veith, anche se la condizione di forma dell'austriaca rimane un'incognita.
Slalom donne - Pronostico apparentemente chiuso qui, con Mikaela Shiffrin che è assoluta padrona del proprio destino. Veronika Zuzolova e Wendy Holdener sono le avversarie più temibili, con la giovane elvetica carica a pallettoni per il Mondiale vinto nella combinata e che sarà letteralmente trascinata giù dal pubblico di casa. Attenzione anche a Frida Hansdotter e Petra Vhlova. Ma, come detto prima, il vero fattore sarà la Shiffrin: se la fuoriclasse americana deciderà di giocare con le sue regole, sarà compito arduo per tutti batterla. Diversamente, in caso di errore o incertezza della Regina, la gara è pronta a esplodere: in tal caso, ne vedremo davvero delle belle. Gara di sofferenza, invece, per le azzurre con le ragazze che lotteranno per poter entrare nelle prime dieci.
Gigante uomini - Duello ad altissima quota fra Marcel Hirscher e Alexis Pinturault. Uscirà quasi sicuramente fra di loro l'erede al trono di Ted Ligety, bicampione del Mondo fra Schladming e Vail ma sgambettato dai problemi fisici e costretto a lasciare la corona senza poterla difendere. Sarà spettacolo vero venerdì 17, con due assoluti fuoriclasse pronti a darsi battaglia fino all'ultimo centesimo: finora il conto è favorevole al transalpino, ma l'austriaco - che veleggia verso la sua sesta Coppa del Mondo di specialità - ha vinto l'ultimo confronto diretto sulle nevi di Garmisch e sogna di mettere il punto esclamativo nella gara iridata, aggiungendo così un'ulteriore gemma al suo palmares. Mathieu Faivre, i tedeschi Stefan Lutz e Felix Neureuther possono rappresentare le mine vaganti. L'Italia punta su Eisath, Moelgg, Tonetti e Maurberger: Florian è già stato sul podio in stagione in Val Badia, chissà che non trovi la giusta ispirazione anche sulla pista iridata.
Slalom uomini - Citando i latini, dulcis in fundo. Perché la chiusura di questa rassegna iridata sarà con il botto: fra i rapid gates sarà un altro duello spaziale. Da una parte il solito Marcel Hirscher, dall'altra Henrik Kristoffersen. Per tutta la stagione i due se le sono date di santa ragione, regalando a ogni gara un nuovo capitolo di un dualismo di altissima qualità. Robe da fenomeni, come la seconda manche di Marcel a Kitz, per risalire dal nono posto e mettersi tutti dietro; o la risposta del norvegese a Schladming, con la vittoria nella night race per soli 9 centesimi, fra il sorriso amaro di Hirscher e l'entusiasmo della "torcida" austriaca spento proprio sul più bello. Ma l'ultimo atto di St. Moritz 2017 fa molta gola anche all'Italia, con Stefano Gross e Manfred Moelgg pronti a fare da guastafeste o perlomeno a inserirsi - assieme al russo Khoroshilov e altri protagonisti - nella lotta per il podio.