Archiviato il girone d’andata e i quarti di finale di Coppa Italia, la Samsung Gear Cup di serie A1 è tornata in scena nel week end appena concluso per la prima gara del girone di ritorno di regular season. Escluso il match tra Pomì Casalmaggiore e Club Italia, posticipato a mercoledì sera per gli impegni di due azzurrine occupate nel girone di qualificazione all’Europeo pre-juniores, tutte le altre squadre sono scese in campo tra sabato sera e domenica pomeriggio.
Ad aprire le danze sono state Il Bisonte Firenze e la Foppapedretti Bergamo, protagoniste dell’anticipo televisivo. Quella giocata al Nelson Mandela Forum è stata una partita lunga ed equilibrata, più per demerito delle orobiche che per meriti toscani. Le bisontine sono state abili ad approfittare del calo di tensione di Bergamo, ma è stata la Foppapedretti ad indirizzare - nel bene e nel male - le sorti dell’incontro. Avanti 2-0 Paggi e compagne sono incappate in due set dai troppi errori, concedendo a Firenze la possibilità di ritornare in partita. Il match si è concluso con il risultato di 2-3 (16-25, 18-25, 25-22, 25-16, 15-17) per Bergamo, capace di ristabilire gli equilibri in campo al tie break. Tra le giocatrici de Il Bisonte in evidenza Sorokaite, Bayramova e Enright che con 20, 23 e 17 punti rispettivamente hanno permesso a Firenze di galleggiare; dall’altra parte della rete è stata la solita Skowronska (25 punti) a tenere in vita Bergamo, ben aiutata dalla coppia Guiggi-Popovic che ha messo a terra 24 palloni totali; ancora deficitario, invece, il contributo delle attaccanti di posto quattro.
Anche nel pomeriggio di domenica tutti gli scontri sono risultati equilibrati e dal risultato incerto alla vigilia. A Bolzano, il Südtirol è riuscito a vendere cara la palle contro la forte Igor Gorgonzola Novara. Il risultato finale - 1-3 (23-25, 14-25, 25-19, 21-25) - è stato frutto di un apporto positivo e omogeneo di tutte le attaccanti a disposizione di Pincerato. La ricezione di entrambe le squadre si è equivalsa, così come il numero di muri. La differenza, dunque, è da ricercare nelle singole prestazioni e Novara ha potuto contare su una Plak in più. Leggermente in ombra Barun, che comunque ha terminato l’incontro con un bottino di 16 punti, è stata la giovane olandese a coprire l’apporto appena sufficiente delle proprie compagne che non sono riuscite ad arrivare in doppia cifra. Bolzano continua comunque a mantenere la fama di avversario temibile e insidioso.
A Montichiari si è invece giocato uno scontro salvezza tra Metalleghe e Saugella Team Monza. Le bresciane non sembrano mai davvero uscite dalla crisi, e anche ieri sono state costrette a cedere l’intera posta in palio a Monza, abile con le piccole, ma non ancora in grado di competere con le prime della classe. Il risultato finale di 1-3 (21-25, 17-25, 25-21, 20-25) continua a mettere in luce tutti i problemi evidenziati fino ad ora per Montichiari: la ricezione ballerina ha costretto Dalia a rifugiarsi in un gioco di palla alta che ha esaltato le qualità della sola Malagurski (22 punti finali). Tra le fila di Monza sugli scudi invece Eckerman con 25 palloni a terra e la centrale Aelbrecht con ben otto muri, di cui sei nel solo quarto set.
Il primo dei due big match di giornata è stato quello tra Savino del Bene Scandicci e Imoco Volley Conegliano. Entrambe le formazioni avevano strappato il pass alla final four di Coppa Italia appena una settimana prima e così la partita di ieri è apparsa ancora più interessante in vista di quello che sarà il week end di finali. A prevalere, ed era prevedibile, sono state le pantere venete che portano a casa l’incontro con il risultato di 1-3 (25-20, 22-25, 16-25, 18-25). Cliccate qui per leggere il nostro articolo sul match.
Il PalaPanini di Modena è stato il teatro di un altro scontro tra corazzate: la Liu Jo Nordmeccanica Modena ha infatti ospitato l’Unet Yamamay Busto Arsizio. Il pronostico era incerto più per l’impossibilità di prevedere il gioco di entrambe le squadre che per i valori in campo: Modena ha abituato a prestazioni altalenanti e a facce diverse di settimana in settimana; Busto Arsizio è invece squadra giovane e quasi interamente italiana. A prevalere sono state le farfalle bustocche con il risultato di 1-3 (25-14, 19-25, 24-26, 28-30). Il match è stato incredibilmente equilibrato, con Busto Arsizio più abile a mascherare le proprie mancanze: le prestazioni sottotono di Diouf e Martinez sono state ben controbilanciate dal rendimento di Fiorin ma soprattutto di Stufi che, da centrale, ne ha messe a terra ben 19. Modena ha potuto contare su una prestazione buona di tutte le sue giocatrici, ma in una partita così equilibrata è difficile additare colpevoli. La gara si è giocata su sottigliezze e sulla supremazia di Busto Arsizio a muro: ben 12 i blocks delle farfalle contro i solo 7 delle emiliane.