Come da tradizione, anche quest’anno nella giornata di Santo Stefano il calendario della Samsung Gear Cup di serie A1 femminile prevedeva lo svolgimento di una giornata di gare. Quello giocato ieri, poi, era anche l’ultimo turno del girone di andata; la regina d’inverno è risultata essere la Pomì Casalmaggiore che, dopo un avvio incerto, ha dimostrato di essere la squadra fino ad adesso più in forma del torneo. Chiuso il girone di andata, si sono determinati anche gli abbinamenti dei quarti di finale di Coppa Italia: Modena-Casalmaggiore, Bergamo-Scandicci, Bolzano-Conegliano e Busto Arsizio-Novara. Vediamo però nel dettaglio com’è andata.
Le prime a scendere in campo per l’anticipo televisivo alle ore 16 sono state Il Bisonte Firenze e la Savino del Bene Scandicci. Al Nelson Mandela Forum entrambe le squadre - nel derby toscano - erano attese a un pronto riscatto per le recenti brutte prestazioni. A portare a casa l’intera posta in palio sono state le ospiti di Scandicci con il risultato di 1-3 (26-24, 21-25, 20-25, 20-25). La partita, seppur equilibrata, ha messo in evidenza i valori in campo: Firenze è una squadra costruita per la salvezza, ma capace di impensierire le grandi; Scandicci, invece, ha una rosa potenzialmente da Scudetto, ma ancora si esprime male sul taraflex. Per le padrone di casa, hanno tirato la carretta Sorokaite e Enright con 20 e 19 punti a testa, ma la Savino del Bene, ieri, è stata più completa: con Cruz e Arrighetti ancora sottotono, hanno sfoderato una prestazione maiuscola Adenizia (19), Meijners (20) e finalmente anche Havlickova con 26 palloni messi a terra.
Alle ore 17 sono scese in campo tutte le altre squadre: a Treviso, l’Imoco Volley Conegliano ha avuto la meglio sulla Foppapedretti Bergamo per 3-1 (clicca qui per leggere l’articolo). A Cremona, la Metalleghe Montichiari ha sfiorato il colpaccio portando la Pomì Casalmaggiore al tie break e perdendolo di soli tre punti (19-25, 25-14, 20-25, 25-12, 15-12). Per le bresciane è stata una partita strana, con le sole Gioli e Malagurski capaci di andare in doppia cifra (10 e 11 punti a testa); a far galleggiare le casalasche sono state invece la solita Fabris con 21 punti e Anastasia Guerra, ormai stabilmente in campo al posto di capitan Tirozzi. Sul campo di Bolzano si sono scontrate il Südtirol e la Liu Jo Nordmeccanica Modena. Le bolzanine, con un colpo di reni tutto di cuore, hanno portato a casa il match per 3-1 (25-23, 20-25, 25-17, 25-23) e acciuffato all’ultimo l’accesso alla Coppa Italia. Per Modena, invece, ancora grossi problemi di gioco: manca la coralità che si richiede a una squadra piena di grandi nomi. Brakocevic e Bosetti hanno ripagato la fiducia di Gaspari chiudendo con 19 e 14 punti, ma è stata troppo opaca la prestazione delle compagne, ancora non in grado di risultare decisive in questo campionato. A Novara, l’Igor Gorgonzola ha battuto per 3-1 l’Unet Yamamay Busto Arsizio (25-19, 23-25, 25-21, 25-21), accaparrandosi così il terzo posto in classifica. Uscite ormai definitivamente dalla crisi, continuano nella loro serie di prestazioni convincenti Barun, Plak e l’intramontabile Piccinini; tra le bustocche, invece, vista l’assenza di Martinez, il gioco è apparso troppo sbilanciato su Diouf (24 punti per lei) e, di conseguenza, più scontato. Le due squadre si ritroveranno ai quarti di finale di Coppa. Il Saugella Team Monza, infine, ha ritrovato la vittoria dopo sei sconfitte consecutive: a farne le spese sono state le ragazze del Club Italia. Il risultato finale è stato di 3-1 (25-19, 26-24, 23-25, 25-21). Per le brianzole, decisive le prestazioni di Segura (19 punti) e Eckerman (30 i suoi palloni messi a terra), mentre le azzurrine hanno riscontrato i soliti problemi, con la sola Egonu (27 punti) unico terminale offensivo costantemente efficace. Come sempre, però, il tempo è dalla loro parte.