La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta. Un mantra che ogni sportivo di alto livello porta sempre con sè, spesso tatuato indelebilmente sulla propria pelle. La forza di un campione si vede soprattutto in questi momenti e dalla sua capacità di superarli.
L'uscita di ieri nel Super G della Val d'Isere si è fatta sentire e non poco sul morale di Sofia Goggia, che ha visto così interrompersi la sua super serie da 6 podi di fila nel modo più brusco possibile. Un errore di traiettoria e addio a quello che aveva tutte le carte in regola per poter diventare il settebello. E non solo per il numero, perché quando è uscita la Goggia stava viaggiando con il miglior tempo e il sogno della prima vittoria in Coppa del Mondo stava cominciando a materializzarsi sempre più nitidamente davanti ai suoi occhi, fino a poter diventare finalmente concreta realtà. Ringrazia Lara Gut, che porta a casa il bottino pieno, ringrazia Elena Curtoni, che torna sul podio dopo tanto tempo, troppo per una con il suo talento. E al sorriso della valtellinese, fan da contraltare le quasi lacrime di Sofia, confessate senza veli dalla bergamasca in un lungo post a mezzo social.
Ma per la bergamasca, che in carriera di guai ben peggiori ne ha già passati in abbondanza e che difficilmente si farà scoraggiare da questo piccolo inciampo su un percorso stagionale sin qui da applausi, è già tempo di tornare in pista, di trasformare in carica positiva quel dolore per una sconfitta che a volte sa essere il carburante migliore da mettere nel motore. Domani c'è il gigante a Courchevel, una località che riporta alla mente l'ultima grande impresa di Marco Pantani, ferito nell'animo ma ancora capace di regalare emozioni e magie al popolo del ciclismo. Storie e situazioni ovviamente imparagonabili fra di loro, ma in fondo accomunate dalla stessa morale, quella citata in apertura: la forza di un campione la si vede nella sua capacità di rialzarsi dopo essere finito al tappeto.
Il calendario benevolo le da subito una possibilità di riscatto, senza lasciare troppo tempo per rimuginare sugli errori ed alimentare i rimpianti per quello che avrebbe potuto essere e invece non è stato. Per quelli c'è sempre tempo, la missione più importante da compiere ora è quella di tramutare nuovamente in sorrisi un volto che l'uscita di ieri aveva improvvisamente rabbuiato.