La divina si prende la scena. Da Windsor - sede del mondiale in corta - a Riccione, teatro degli Assoluti invernali. Federica Pellegrini concede il bis, ma a destare impressione è soprattutto il riscontro cronometrico. In una gara in solitaria, la Pellegrini vola in 1'56"04, precedendo di oltre 4 secondi la Pirozzi. Un trampolino perfetto verso la rassegna iridata di Budapest, prossimo obiettivo per la Pellegrini. Un tempo che vale, una conferma in vasca lunga.
Gabriele Detti - dopo la delusione canadese - stoppa Gregorio Paltrinieri e si conferma il migliore nei 400. 3'48"58 per Detti, bravo a gestire i primi 200, per poi cambiare passo in modo deciso.
A strappare applausi è il giovane Martinenghi. 27"32 nei 50 rana, nuovo record cadetti e juniores, un crono di altissimo profilo, utile ad anticipare il primatista italiano Toniato e la coppia Poggio - Scozzoli. Nei 100 rana, questa volta al femminile, si rinnova il duello tra Castiglioni e Carraro, con la prima che si impone in 1'07"79. La Bianchi, invece, conferma la sua superiorità nei 100 farfalla - 58"61 - seconda è la Di Pietro, reduce da un mondiale di straordinario livello.
Silvia Scalia - talento emergente del dorso azzurro - paga forse lo scotto di un impegno ravvicinato e nei 50 cede a Neri e Quaglieri (classe 2000). Nei 50 farfalla al maschile è di Codia l'ultima parola. 23"76, 19 centesimi di vantaggio su un "insolito" Dotto. Nessun problema per Turrini nei 400 misti. Il Turro tocca in 4'17"89.
Due staffette a completare il programma della mattina. 4x100 stile U, con le Fiamme Oro Roma al titolo. Miressi in prima frazione timbra un ottimo 48"91. Con lui, Leonardi, Spadaro e Orsi. Quarta l'Aniene di un signor Magnini (48"81 lanciato). Nella 4x100 mista femminile, il riscatto della citata Aniene, con la Pellegrini in chiusura a stile. Squadra di notevole fattura, Scalia a dorso, Scarcella a rana e Di Liddo a delfino.